Auto elettriche, l’UE non lascia scampo | Maxi sanzioni per chi non abbandona il motore termico, ecco cosa cambia

La transizione ecologica accelera e le auto a benzina e diesel sono sempre più nel mirino. Multe salatissime per chi non si adegua alle nuove regole: tutti i dettagli.

A cura di Valeria Conti
03 maggio 2025 21:00
Auto elettriche, l’UE non lascia scampo | Maxi sanzioni per chi non abbandona il motore termico, ecco cosa cambia -
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Il divieto si avvicina: il futuro è elettrico

La strada verso la mobilità elettrica è ormai segnata. L’Unione Europea e altri governi internazionali stanno rafforzando i vincoli sulle auto a benzina e diesel, imponendo limiti sempre più stringenti ai costruttori e disincentivando l’acquisto di vetture a combustione interna.

Il Regno Unito ha confermato il divieto di vendita di auto a benzina e diesel dal 2030, costringendo il mercato a una svolta radicale. Chi non si adeguerà alle nuove normative dovrà fare i conti con multe pesantissime, che potrebbero rendere proibitivo l’acquisto e la produzione di veicoli tradizionali.

15.000 euro di multa per ogni auto termica in più

Uno dei pilastri di questa transizione è il mandato ZEV (Zero Emission Vehicles), che impone ai costruttori di vendere una quota minima di auto elettriche ogni anno:

2024: almeno il 22% delle vendite totali
2030: 100% di veicoli a zero emissioni

Le case automobilistiche che non rispetteranno questi target dovranno pagare fino a 15.000 euro per ogni veicolo a benzina o diesel venduto oltre il limite stabilito.

Per evitare il pagamento delle sanzioni, i produttori avranno due alternative:
 🔹 Acquistare crediti ZEV da altre aziende già in regola
🔹 Ridurre drasticamente la produzione di auto termiche

Problemi e resistenze: la transizione è davvero possibile?

Sebbene il passaggio all’elettrico sia ormai obbligatorio, il settore automobilistico è preoccupato per l’impatto economico e occupazionale.

🔸 I costi delle auto elettriche restano elevati, e senza incentivi adeguati molti cittadini faticano ad acquistarle
🔸 La rete di ricarica è ancora insufficiente: molte zone non dispongono di colonnine rapide
🔸 L’occupazione è a rischio: intere fabbriche dovranno riconvertirsi, con possibili tagli di personale

In molti Paesi, la vendita di auto elettriche non sta crescendo al ritmo previsto. Nel Regno Unito, ad esempio, nei primi dieci mesi del 2024, solo il 18,1% delle vetture vendute erano elettriche, sotto il target del 22% fissato dalla legge.

Possibili incentivi per chi cambia auto

Le case automobilistiche e i governi stanno cercando soluzioni per incentivare il passaggio all’elettrico. Tra le misure richieste dai produttori ci sono:

Ripristino degli incentivi per l’acquisto di auto elettriche
Riduzione dell’IVA su vetture a zero emissioni
Taglio delle tariffe elettriche per la ricarica domestica e pubblica

Se queste agevolazioni non verranno introdotte, molti cittadini potrebbero rimandare la transizione, aumentando il rischio di sanzioni per le aziende produttrici e rallentando il processo di cambiamento.

Il conto alla rovescia è iniziato

Siamo di fronte a un cambiamento epocale: l’addio ai motori a combustione interna è ormai inevitabile e chi non si adeguerà rischia di pagare caro il ritardo.

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Il futuro della mobilità si decide ora: sei pronto a dire addio alla benzina?

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