Spari a Jenin | Il governo italiano reagisce solo dopo la minaccia ai diplomatici?

Spari su diplomatici a Jenin: Meloni convoca l'ambasciatore israeliano. Conte critica il governo per la mancanza di fermezza. 🕊️🇮🇱

A cura di Redazione
21 maggio 2025 18:59
Spari a Jenin | Il governo italiano reagisce solo dopo la minaccia ai diplomatici? -
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Spari sui diplomatici a Jenin: Meloni convoca l’ambasciatore israeliano alla Farnesina

Roma – In seguito a un grave episodio avvenuto a Jenin, dove forze armate israeliane hanno aperto il fuoco contro una delegazione di diplomatici europei, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha deciso di intraprendere azioni diplomatiche significative. Secondo fonti governative, Meloni ha contattato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, per concordare la convocazione dell’ambasciatore israeliano in Italia alla Farnesina.

L’incidente di Jenin, che ha coinvolto anche il Vice Console italiano a Gerusalemme, ha gettato un’ulteriore ombra sulla già complessa situazione geopolitica nella regione. I diplomatici, diretti verso un campo profughi nell’ambito di una visita organizzata dall’Autorità Nazionale Palestinese, sono stati accolti a colpi d’arma da fuoco, suscitando immediata preoccupazione tra le autorità europee.

Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha commentato l’episodio con toni taglienti. "Ben svegliato, ministro! Peccato che ci sia voluta questa ignobile ‘sventagliata’ di proiettili per smuovere la Farnesina," ha affermato Conte, evidenziando l’inerzia del governo italiano nonostante i gravi eventi in corso in Palestina. La sua critica ha messo in luce come il governo italiano non abbia mostrato fermezza di fronte ai quasi 60.000 civili palestinesi che, secondo lui, sarebbero stati colpiti dal governo di Netanyahu.

Dobbiamo sottolineare che l’Alto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza dell’Unione Europea, Kaja Kallas, ha condannato l’accaduto, richiedendo un’indagine immediata da parte di Israele. "Qualsiasi minaccia alla vita dei diplomatici è inaccettabile," ha dichiarato Kallas, facendo riferimento agli obblighi di protezione sanciti dalla Convenzione di Vienna.

Questo episodio non solo rappresenta un attacco diretto ai rappresentanti diplomatrici, ma segna anche un ulteriore deterioramento delle relazioni internazionali nella regione, che già sta vivendo una crisi profonda. La Farnesina si prepara a gestire un caso che potrebbe avere ripercussioni importanti sulle future relazioni tra Italia e Israele, mentre la comunità internazionale attende risposte chiare sulle misure che saranno adottate per garantire la sicurezza delle missioni diplomatiche all’estero.

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