Madre in sciopero della fame per 250 giorni | Scoprite il messaggio straziante che cambia tutto!

Laila Soueif protesta per la libertà del figlio Alaa, in sciopero della fame da 250 giorni. La sua lotta accende l'attenzione internazionale. 🕊️❤️

A cura di Redazione
06 giugno 2025 18:46
Madre in sciopero della fame per 250 giorni | Scoprite il messaggio straziante che cambia tutto! -
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Egitto: la determinazione di Laila Soueif in un sciopero della fame per la libertà del figlio

ROMA – La testimonianza di Laila Soueif, madre di Alaa Abdel Fattah, attivista politico egiziano, continua a scuotere l’opinione pubblica internazionale. Domani, Laila entrerà nel 250esimo giorno del suo sciopero della fame, trascorrendo questo significativo traguardo in ospedale, a causa del complesso e preoccupante deterioramento delle sue condizioni di salute.

Da settembre, Laila ha scelto di non assumere cibo, contestando la detenzione del figlio Alaa, che è stato arrestato nonostante avesse già scontato la sua pena. “Il mio messaggio è: usate la mia morte come leva per far uscire Alaa. Non lasciate che la mia morte sia vana”, ha dichiarato la docente di matematica di 69 anni, da un letto dell’ospedale St Thomas’ di Londra. Davanti al civico 10 di Downing Street, Laila ha manifestato quotidianamente, chiedendo al primo ministro britannico Keir Starmer di esercitare pressioni sulle autorità egiziane per il rilascio del figlio.

Negli ultimi mesi il premier ha contattato il governo del Cairo senza ottenere risultati concreti. La lotta di Laila ha messo in luce una questione sempre più urgente: i diritti umani in Egitto continuano a essere compromessi, e le voci dissidenti vengono soffocate.

Alaa Abdel Fattah, figura centrale nella rivolta del 2011 contro il regime di Hosni Mubarak, ha visto i suoi diritti violati sin dal 2019, quando è stato arrestato in un clima di crescente repressione sotto il presidente Abdelfattah Al-Sisi. Amnesty International e altre organizzazioni per i diritti umani hanno denunciato la sua condanna come politicamente motivata, riguardante accuse infondate di "diffusione di false notizie e minaccia alla sicurezza nazionale".

Recentemente, il Gruppo di lavoro sulla detenzione arbitraria delle Nazioni Unite ha confermato l’illegalità della detenzione di Alaa, dichiarando che le accuse sono infondate e chiedendo il suo immediato rilascio, accompagnato da un risarcimento. In Egitto, decine di migliaia di persone sono imprigionate per reati politici, un fenomeno che si aggrava con leggi anti-terrorismo che limitano la libertà di espressione.

La lotta di Laila Soueif non rappresenta solo una battaglia personale per la libertà di suo figlio, ma si erge come simbolo della lotta per i diritti umani in un paese dove il dissenso è perseguitato e le voci critiche silenziate. Il mondo osserva, e le parole di questa madre, intrise di coraggio e determinazione, potrebbero portare a un cambio di rotta tanto necessario per il futuro dell’Egitto.

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