Trump colpisce ancora | La Corte penale internazionale sotto attacco!
Trump impone nuove sanzioni a giudici della Corte penale internazionale sulle inchieste su Israele e USA. Netanyahu ringrazia l'alleato 🇺🇸🤝

Trump Intensifica la Lotta contro la Corte Penale Internazionale: Nuove Sanzioni ai Giudici
ROMA – L’amministrazione Trump ha annunciato un ulteriore giro di sanzioni contro quattro giudici della Corte penale internazionale (Cpi). Queste misure colpiscono in particolare magistrati impegnati nelle inchieste riguardanti il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ex Ministro della Difesa, Yoav Gallant, nonché le indagini sugli presunti crimini di guerra delle forze statunitensi in Afghanistan.
Le nuove sanzioni si aggiungono a quelle già imposte in passato. Attualmente, la Cpi è composta da 125 Stati membri, ma Stati Uniti e Israele non vi partecipano, mostrando un chiaro dissenso alle sue politiche. Tra i giudici colpiti figurano le magistrate Reine Alapini-Gansou, originaria del Benin, e Beti Holher, dalla Slovenia. Entrambe sono state coinvolte in un’inchiesta che, a novembre scorso, ha portato all’emissione di mandati d’arresto per presunti crimini di guerra e crimini contro l’umanità commessi a Gaza.
In aggiunta, le sanzioni hanno colpito anche il giudice peruviano Luz del Carmen Ibáñez Carranza e la collega ugandese Solomy Balungi Bossa, i quali, dal 2020, stanno indagando su supposti crimini di guerra in Afghanistan datati dal 2003, coinvolgendo anche le forze armate statunitensi.
Netanyahu ha espresso il suo apprezzamento per l’operato statunitense, sottolineando: "Grazie presidente Trump e segretario Rubio, per aver imposto sanzioni contro i giudici politicizzati della Cpi." Questa dichiarazione evidenzia un’alleanza strategica tra i due leader, mentre il premier israeliano rivendica il diritto di Israele e degli alleati a difendersi dal terrorismo.
Da parte sua, Radio France Internationale ha notato che il giudice francese Nicolas Guillou, presidente della camera preliminare che ha emesso mandati di cattura contro Netanyahu e Gallant, è stato risparmiato da sanzioni. Ciò ha sollevato interrogativi sulla strategia del Tesoro americano, suggerendo che le sanzioni vengano imposte in modo frazionale per indebolire ulteriormente l’autorità della Cpi.
Sul fronte europeo, la Francia potrebbe trovarsi a dover esaminare la condotta israeliana a Gaza, in seguito a una denuncia di omicidio e genocidio presentata da Jacqueline Rivault, una cittadina francese, per la morte dei suoi due nipoti. Il caso ha suscitato l’attenzione dell’avvocato Arié Alimi, il quale ha collaborato con la Lega per i diritti umani per portare avanti l’inchiesta.
Le accuse, attraverso cui si sostiene che i bambini siano stati vittime di un attacco delle forze israeliane, si aggiungono a un contesto già complesso, in cui Israele si difende dalle accuse di genocidio davanti alla Corte internazionale di giustizia (Icj), definendole “scandalose” e “politicizzate”.
Con queste manovre, la tensione internazionale aumenta, mentre le implicazioni legali e diplomatiche di tali provvedimenti si fanno sempre più evidenti sul palcoscenico globale.