Genova introduce il salario minimo | La sindaca Salis sfida le norme di lavoro tradizionali!

Genova introduce il salario minimo di 9 euro lordi per appalti pubblici. Un passo verso dignità e giustizia nel lavoro! 💪💼

A cura di Redazione
17 luglio 2025 15:15
Genova introduce il salario minimo | La sindaca Salis sfida le norme di lavoro tradizionali! -
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Genova Introduce il Salario Minimo per i Appalti Pubblici

GENOVA – Il Comune di Genova fa un passo significativo nel garantire una retribuzione dignitosa ai lavoratori, stabilendo un salario minimo di nove euro lordi l’ora per le aziende appaltatrici. Questa decisione, che segna un’importante iniziativa contro il lavoro povero, è stata approvata dalla giunta comunale su proposta della sindaca Silvia Salis.

“È una promessa mantenuta,” ha dichiarato Salis. “Abbiamo intenzione di fermare il lavoro povero pagato con i soldi pubblici.” Con questa delibera, il Comune si impegna a non stipulare più contratti pubblici con retribuzioni inferiori al tetto stabilito. L’obiettivo è quello di migliorare le condizioni lavorative e assicurare che ogni impiegato, in esecuzione di un appalto, possa ricevere un compenso adeguato.

Nelle procedure di gara dove si deve valutare il miglior rapporto qualità-prezzo, l’impegno a garantire una retribuzione minima diventa un criterio di valutazione fondamentale. La delibera prevede, inoltre, di monitorare l’applicazione dei contratti collettivi nazionali o di verificare che siano rispettate equivalenze normative e salariali.

“Genova deve essere un esempio: il lavoro non è una voce di bilancio da tagliare,” ha aggiunto la sindaca, sottolineando l’importanza di garantire dignità ai lavoratori. Questo provvedimento non solo risponde a una necessità economica, ma mira a costruire una cultura del lavoro rispettosa e giusta.

La giunta comunale prevede anche l’organizzazione di tavoli tematici e incontri periodici con le organizzazioni sindacali e datoriali. Questo per verificare il rispetto del contratto collettivo e assicurare occupazione nei casi di cambio appalto, soprattutto in settori con alta densità di manodopera.

L’assessore al Lavoro, Emilio Robotti, ha messo in evidenza come Genova sia tra le prime grandi città italiane a introdurre queste misure. “Le linee di indirizzo approvate serviranno da strumento per innescare comportamenti virtuosi nelle imprese, ampliando la lotta contro il lavoro povero,” ha precisato Robotti, sottolineando l’importanza di collaborare con le parti sociali per garantire diritti e tutele ai lavoratori.

Con queste nuove linee guida, Genova si propone di essere un faro di speranza e innovazione nel panorama lavorativo italiano, volgendo l’attenzione sulla dignità e i diritti dei lavoratori.

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