Indagine Milano, parla il sindaco Sala: "Le mie mani sono pulite, vado avanti". Tancredi lascia

(Adnkronos) - "Tutto ciò che ho fatto nell’arco delle due sindacature in cui mi è stato dato l’onere e l’onore di essere sindaco di Milano si è sempre ed esclusivamente basato su ciò che ritengo essere l’interesse dei cittadini e delle c

A cura di Adnkronos
21 luglio 2025 17:06
Indagine Milano, parla il sindaco Sala: "Le mie mani sono pulite, vado avanti". Tancredi lascia -
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(Adnkronos) - "Tutto ciò che ho fatto nell’arco delle due sindacature in cui mi è stato dato l’onere e l’onore di essere sindaco di Milano si è sempre ed esclusivamente basato su ciò che ritengo essere l’interesse dei cittadini e delle cittadine". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, riferendo in Consiglio comunale sull'inchiesta della procura sulla gestione dell'urbanistica che lo vede indagato.  

Una relazione partita "prima di tutto dal mio coinvolgimento nell'indagine", ha spiegato Sala all'inizio del suo discorso, esprimendo il desiderio di essere "chiarissimo". "In tutto ciò che ho fatto nel mio mestiere di sindaco - ha assicurato - non esiste una singola azione che possa essere attribuita al mio personale vantaggio. Le mie mani sono pulite". 

"Sono giorni confusi in cui tutto sembra diventare oscuro, in cui le certezze sembrano vacillare e spesso pare che anche le fisionomie più note sembrino confondersi", ha spiegato aprendo il suo discorso.  

"Sono qui doverosamente con voi in un momento delicato per molti motivi che hanno a che vedere con la mia persona, con i destini di tante persone che hanno creduto in questa avventura politica, con tutto ciò che abbiamo condiviso o meno in quest'aula", ha detto Sala rivolgendosi a consiglieri e consigliere. 

"Oggi sono più che mai motivato a fare il mio dovere fino in fondo con il vostro aiuto e a proseguire nell'incarico che i milanesi ci hanno democraticamente affidato", le parole del sindaco tra gli applausi. 

"Ho pensato seriamente, e ne ho parlato tanto in famiglia, alla possibilità di non andare avanti", ha confessato il primo cittadino a consiglieri e consigliere. "E' dal gennaio del 2009, da 16 anni, che ho dato professionalmente e umanamente tutto quello che ho a Milano. E se trovo ancora la motivazione e le energie per proseguire in questo incarico non è per mia soddisfazione personale o per mia ambizione, ma per un motivo molto più semplice: è il vero insegnamento che ho ricevuto da mio padre", ha detto Sala, riferendo di una frase che il padre artigiano gli disse quando capì che avrebbe fatto un mestiere diverso dal suo. "Mi disse 'Fai quello che vuoi nella vita, ma ricordati che io ti guarderò e vorrò essere certo che stai facendo il tuo dovere fino in fondo'. E oggi sono più che mai motivato a fare il mio dovere fino in fondo", ha assicurato il sindaco. 

"Se su queste basi la maggioranza che mi sostiene c'è e c'è coraggiosamente, con responsabilità e cuore, in antitesi a credere, obbedire e combattere - come affermava Antonio Greppi - io ci sono", ha continuato, citando il predecessore che guidò il Comune nel secondo dopoguerra. 

"Io - ha aggiunto Sala tra gli applausi dei consiglieri di maggioranza - ci sono con tutta la passione, con tutta la voglia e con tutto l'amore per questa città di cui sono capace. Ho ricevuto più messaggi, e-mail e telefonate in questo frangente di quando sono stato eletto da amici, vertici presenti e passati delle istituzioni, da sconosciuti, da miei elettori e da persone che mi hanno detto di essere di centrodestra. Persone che non mi hanno votato ma che mi hanno detto di credere nella mia onestà e nella mia dedizione". 

"Non è questa la sede per discutere l’operato della magistratura e, tantomeno, per dare giudizi; la giustizia fa il suo corso e le sue conclusioni vanno sempre e comunque rispettate", la premessa, ripetuta più volte dal sindaco Sala nei 25 minuti di discorso. "Accuse che mi sarebbero mosse", ha detto Sala, ricordando di aver "appreso solo dai media di essere indagato per il momento senza alcun avviso di garanzia".  

E su questo - pur ribadendo di non voler "dare giudizi sull'operato della magistratura - Sala si è permesso di "rilevare un comportamento ricorrente in questo Paese che ritengo profondamente sbagliato. Sempre i media riferiscono che secondo la magistratura non sarebbe stato necessario notificarmi alcunché perché non è stato necessario svolgere attività di indagine per cui è prevista obbligatoriamente la partecipazione dell’indagato. Lo capisco e lo accetto. Ma allora mi chiedo: essendo la magistratura l’unico organo preposto alla comunicazione di questi atti, perché questa informazione è stata divulgata ai media? E chiedo a voi, colleghi politici, se ciò continui a starvi bene. Sta bene a chi governa o ambisce a governare una città o un Paese che indagini riservate diventino pubbliche?", la domanda. Poi un messaggio alle opposizioni: "Ricordo a chi approfitta, politicamente, di situazioni come quella che la mia amministrazione sta vivendo: oggi a me, domani a te". 

"Certa politica, oltre ad assumere comportamenti sgraziati e fin maleducati, sta commettendo un grande errore", ha continuato il sindaco. Poi, rivolgendosi "a una parte dell’opposizione, non a tutta", Sala ha avvertito: "Se vi abbandonate a gesti plateali e a schiamazzi d’aula per avere una foto in cronaca locale potete raggiungere il vostro scopo, non c’è dubbio. Se lo fate nella speranza di destabilizzarmi non c’è altrettanto dubbio che non avete alcuna possibilità. Nella mia vita ho affrontato problemi cento volte più gravi, cose del genere non producono nessun effetto su di me". 

"Guardiamo al compito che ci siamo assunti verso Milano nel momento in cui siamo stati eletti (due volte). Noi, nessun altro, abbiamo il dovere di mantenere gli impegni assunti nei confronti degli elettori e delle elettrici", ha detto ancora rivolgendosi alla maggioranza in Consiglio comunale. 

Un compito che il sindaco ha riassunto come quello di "far crescere Milano su una strada che tenga insieme le ragioni dello sviluppo e del sostegno a chi fa fatica. Questo è il senso della nostra politica".  

Sala ha invitato i consiglieri di maggioranza anche a "essere consapevoli e anche orgogliosi del nostro percorso. Per quello che ci è stato dato fare con gli strumenti finanziari che abbiamo avuto a disposizione, abbiamo agito sempre nella direzione di apertura al progresso. Sfido chiunque a trovare una voce di bilancio che non abbia questo segno o che non sia stata indirizzata con questo intento. In questi anni i bilanci li abbiamo fatti assieme. E li abbiamo approvati assieme. Le scelte che abbiamo compiuto sono nel segno di tutte le grandi città nazionali e internazionali governate dai progressisti" 

"Certo - ha riconosciuto il sindaco - la velocità a cui corre Milano abbisogna di correzioni continue e non tutto ciò che abbiamo tentato ha il crisma della perfezione. Ci mancherebbe! Ma dobbiamo osservare la traiettoria storica che Milano ha preso sotto le tre sindacature di centrosinistra, oltre che del fenomeno Expo: e, secondo me, si tratta della via più adatta di sviluppo per una città che da sempre ha espresso una vocazione di apertura e una capacità attrattiva e di dialogo continuo con il mondo. E facendo della collaborazione tra pubblico e privato una virtù". 

Nel suo discorso il sindaco ha parlato dello "sviluppo di una città che si sta facendo metropoli e che compie un processo di trasformazione comune a molte realtà dello stesso tipo, in Europa e nel mondo" e di problemi - "dalla sicurezza alla mobilità, dal costo della vita e dell’abitare alla cura del verde" - "strutturali a cui la politica deve proporre risposte, che divergono a seconda dell’indirizzo della politica stessa: e noi del Centrosinistra abbiamo conferito un indirizzo decisamente progressista a ciascuna problematica". 

Al consigliere Marcora che "ha postato la mia foto vestito da galeotto voglio dire che ho segnalato il suo gesto ai vertici del suo partito, al presidente del Consiglio e a quello del Senato". "Ora starò a vedere - ha quindi aggiunto Sala - se la forza politica a cui ha aderito, l’ennesima a cui ha aderito, le farà fare carriera, vorrà dire che condivide e appoggia il suo comportamento. Sennò significherà che il partito che governa la nostra nazione ha integrità". Il consigliere di Fratelli d'Italia, Enrico Marcora, ha quindi contestato l'uscita del primo cittadino.  

"Ho rassegnato oggi le dimissioni dalla mia carica di assessore. Giungo a questa decisione, profondamente sofferta, perché ritengo sia la migliore", ha poi annunciato oggi l'assessore alla Rigenerazione urbana del Comune di Milano, Giancarlo Tancredi, durante il suo intervento nella seduta odierna di Consiglio comunale. 

"La mia coscienza è pulita, ho prestato la mia opera con passione, impegno, rispetto per tutte e per tutti, leale confronto e con amore profondo per la città. Questo mio gesto, spero, sia tenuto per una maggiore serenità e per giungere il prima possibile a una dimensione di chiarezza e giustizia", ha poi spiegato. 

"Ci tengo a dire - ha quindi aggiunto - che la mia vita, professionale o no, è sempre stata improntata a valori etici e morali, sempre a me riconosciuti da più parti, in più contesti, anche nella mia attività di assessore negli ultimi quasi quattro anni". 

"È stata un'esperienza che chiudo in modo infelice, ma che ho vissuto con entusiasmo, anche nei momenti difficili, sorretto dal sindaco, dagli straordinari colleghi di Giunta, da tanti ex colleghi e amici. Nella mia attuale posizione, con un'indagine in corso, mi limito ad aggiungere poche considerazioni. Sull'estraneità del mio operato, qualsiasi intento o illecito, o per qualsiasi interesse personale, non posso che rimettermi agli organi giudiziari" ha affermato Tancredi. 

"Ancora una volta - ha aggiunto - si cerca di ridurre temi complessi al tatticismo politico e all'individuazione di un capro espiatorio su cui scaricare ogni responsabilità. Sarà interessante vedere tolto di mezzo l'assessore caduto in disgrazia e ancora in assenza di quella legge nazionale di riforma organica complessiva di cui io sempre ho spiegato la definizione e l'approvazione, come cambierà l'urbanistica di Milano".  

"Concludo ringraziando la mia famiglia, chi mi è stato vicino, gli amici e le amiche, i tantissimi attestati di affetti e stima che in parte compensano la grande amarezza della profonda delusione di questi giorni" ha poi chiosato Tancredi. 

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