Morto il deejay italiano a Ibiza dopo un pestaggio | La verità sconcertante che il padre chiede di scoprire!

Scopri la commovente testimonianza di Giuseppe Noschese, padre del dj Michele Godzi, scomparso a Ibiza in circostanze tragiche. La verità deve emergere! 🕊️🎶❤️

A cura di Redazione
22 luglio 2025 14:44
Morto il deejay italiano a Ibiza dopo un pestaggio | La verità sconcertante che il padre chiede di scoprire! -
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La tragica morte di un dj italiano a Ibiza: parla il padre

ROMA – “Lo hanno colpito con tre pugni, uno alla nuca”: queste le parole cariche di dolore di Giuseppe Noschese, ex primario dell’ospedale Cardarelli di Napoli e padre di Michele, conosciuto come Dj Godzi, tragicamente deceduto a Ibiza. L’uomo, intervistato da Repubblica, ha rivelato la sua incredulità e il suo dolore per quanto accaduto, sostenendo che il figlio è stato vittima di un violento pestaggio da parte della polizia locale.

Secondo la testimonianza di Noschese, l’incidente si sarebbe verificato durante una festa in casa del dj, durante la quale le forze dell’ordine avrebbero effettuato un intervento a causa di schiamazzi. “Mio figlio è stato colpito da tre pugni: due in volto e uno alla nuca”, ha dichiarato con angustia. “Ci sono testimoni, eppure c’è qualcosa che non quadra”.

Il padre di Michele ha poi spiegato che il figlio non era un delinquente: laureato in Economia, Dj Godzi aveva raggiunto un notevole successo nel mondo della musica. “Tutte le etichette discografiche mondiali lo stanno ricordando”, ha aggiunto con orgoglio, sottolineando la sua carriera e il lascito che Michele ha lasciato.

Nonostante la consapevolezza che potevano esserci bevande alcoliche o altre sostanze, Noschese non ritiene giustificato l’intervento della polizia, definendolo “energico” e inappropriato per la situazione. “Di qui a morire non ci si aspetta mai; mio figlio aveva solo 35 anni e una vita davanti”, ha affermato, esprimendo il suo desiderio di fare chiarezza sui fatti.

“Non voglio vendetta, ma bisogna capire quello che è successo”, conclude con sommo affetto, parlando del suo immenso dolore nel portare le ceneri di Michele a casa, accanto alla moglie, “una donna ormai finita”. Una tragedia che getta ombre su un evento misconosciuto e che chiede a gran voce verità e giustizia.

Con un drammatico epilogo, la vita di un giovane talento si interrompe bruscamente, sollevando interrogativi sulla responsabilità delle forze dell’ordine e sull’equilibrio tra ordine pubblico e diritti individuali.

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