Obiettivi Pnrr in giustizia a rischio | È davvero ora di cambiare strategia?
Obiettivi del Pnrr per la giustizia civile a rischio: l'Anf denuncia l'improvvisazione e chiede investimenti per una riforma efficace. 🔍⚖️📉

Giustizia a rischio: il PNRR sotto la lente dell’ANF
BOLOGNA – L’Associazione Nazionale Forense (ANF) lancia l’allerta: gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per la giustizia civile sembrano sempre più lontani. “L’improvvisazione non sostituisce la programmazione”, afferma l’ANF nel commentare le difficoltà emerse nel raggiungimento degli obiettivi concordati con l’Unione Europea.
A marzo 2023, l’ANF aveva già messo in guardia sulla difficoltà di rispettare i target stabiliti, con previsioni di riduzione dell’arretrato dal 55 al 65% entro la fine del 2024 e del 90% entro metà 2026 che, a loro avviso, sono “irrealistiche e irrealizzabili” senza adeguate risorse e personale. La grave carenza di organico, insieme a una distribuzione ineguale sul territorio e all’inefficienza dei sistemi telematici, rendono urgente un serio investimento nella giustizia.
“Parliamo apertamente del rischio di restituzione di parte dei fondi”, avverte l’ANF, sottolineando che il Paese è ancora lontano dal raggiungere il traguardo del 40% di abbattimento dell’arretrato concordato con Bruxelles. La situazione è critica: ci sono oltre 200.000 sentenze pendenti e si stima un abbattimento del 20% del ‘Disposition time’. Le misure proposte, come il coinvolgimento di giudici del Massimario della Cassazione e l’assegnazione di pacchetti di sentenze da remoto, rappresentano una soluzione emergenziale, che rischia di compromettere l’integrità del sistema giudiziario.
L’ANF critica l’approccio episodico: “La giustizia civile non può essere affrontata con misure estemporanee.” La riduzione della durata dei processi non può dipendere da soluzioni temporanee come il ricorso a magistrati in pensione o l’allungamento dei tirocini, rischiando di compromettere ulteriormente l’equilibrio del sistema stesso.
In questo contesto, l’ANF ribadisce l’urgenza di “adottare soluzioni strutturali, trasparenti e condivise.” È fondamentale un piano straordinario di investimenti e assunzioni, così come un ripensamento dell’organizzazione del lavoro giudiziario, volto a ridurre il contenzioso e a implementare la digitalizzazione efficace delle procedure.
In conclusione, l’ANF si propone di continuare a farsi portavoce delle istanze della categoria e delle necessità di cittadini e imprese. “Senza risorse, visione e volontà politica, non può esserci alcun serio progetto di riforma.” Un futuro della giustizia civile in Italia dipende da scelte lungimiranti e investimenti concreti.