Scoperte inaspettate sull'omicidio di Chiara Poggi | La verità potrebbe essere nascosta tra tè e cereali!
Nuove indagini sull'omicidio di Chiara Poggi: si cercano impronte su tè e cereali! Scopri gli sviluppi del caso a 18 anni dai fatti. 🔍🕵️♂️✨

Garlasco: Nuove Indagini sull’Omicidio di Chiara Poggi
BOLOGNA – L’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco, continua a far parlare di sé. A oltre diciotto anni dai fatti, nuove analisi e accertamenti stanno per essere intrapresi, con la speranza di fare luce su un caso che ha tenuto l’Italia con il fiato sospeso.
Domani, 23 luglio, si svolgerà un’udienza cruciale presso il Tribunale di Pavia, nell’ambito dell’incidente probatorio. Il giudice potrebbe decidere di analizzare i rifiuti contenuti nel sacchetto della spazzatura di casa Poggi alla ricerca di impronte digitali. Questa decisione rappresenta un nuovo tentativo di fare chiarezza dopo che, finora, le indagini sul Dna non hanno portato a significativi sviluppi, eccezion fatta per un “dettaglio” noto, ovvero la presenza di Dna di Alberto Stasi sulla cannuccia di un drink.
Le ultime novità riguardano la presenza di una potenziale traccia papillare sulla confezione di tè freddo. Si pone, quindi, la domanda se qualcuno potrebbe aver toccato il tè la mattina del delitto. Anche se il fidanzato di Chiara, Stasi, ha dichiarato di aver consumato il tè la sera prima, rimane da chiarire chi altro avrebbe potuto avere accesso a quei materiali.
Il perito dattiloscopista Domenico Marchigiani, nominato per le nuove analisi, avrà il compito di esaminare, oltre al tè, anche confezioni di cereali e Fruttolo trovati nel cestino. I materiali precedentemente analizzati per il Dna saranno ora rivalutati per cercare tracce e impronte digitali, un passo che potrebbe rivelarsi cruciale per il caso.
Tuttavia, non tutte le tracce stanno contribuendo alla risoluzione del caso. La famosa “traccia 33”, trovata su un muro e attribuita a Sempio, accusato dell’omicidio, non potrà essere ulteriormente analizzata. La Procura ha rifiutato la richiesta degli avvocati della famiglia Poggi di condurre nuove verifiche, affermando che la traccia è stata “interamente utilizzata” e quindi non più soggetta a indagini.
In aggiunta, gli accertamenti genetici già avviati potrebbero riprendere ai primi di agosto. In particolare, è stata riscontrata la presenza di un Dna maschile ignoto (denominato ‘Ignoto 3’) nel corpo di Chiara. Questo ha sollevato un certo clamore, ma è stata messa in guardia anche sulla possibilità di contaminazione durante l’autopsia. Saranno prelevati campioni di Dna anche da operatori presenti durante l’esame del corpo oltre che da amici e conoscenti.
Un altro grosso enigma da risolvere è rappresentato dal Dna trovato sotto le unghie della vittima. Essi indicano non solo tracce di Sempio, ma anche un altro profilo maschile ribattezzato ‘Ignoto 2’. La ricerca della verità su quanto accaduto quel fatidico giorno continua ad essere al centro delle attenzioni, con la speranza che le nuove analisi possano finalmente portare a risposte più chiare per la famiglia Poggi e per l’opinione pubblica.
La strada verso la giustizia sembra ancora lunga, ma ogni nuovo passo potrebbe avvicinare gli inquirenti a un chiarimento definitivo su uno dei casi più controversi della cronaca italiana recente.