Caso Almasri: Nordio rivela la verità dietro l'azione della sua capogabinetto | Ma chi sta veramente controllando la giustizia?
Nordio difende il suo operato: tutte le decisioni sono state sue. Scopri le sue parole e il contesto di questo caso scottante! ⚖️🔥

Caso Almasri: Nordio Si Difende e Rivendica le Sue Decisioni
ROMA – In una dichiarazione che scuote il panorama politico italiano, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha affrontato le recenti polemiche sul coinvolgimento della sua capogabinetto, la dottoressa Giusi Bartolozzi, nel caso Almasri. Nordio ha sottolineato con fermezza che le decisioni ministeriali sono unicamente le sue e che tutte le azioni di Bartolozzi sono state “esecutive dei miei ordini”.
In un momento di intensa pressione mediatica, il Guardasigilli ha chiarito: “Mi assumo la responsabilità politica e giuridica” delle decisioni che hanno sollevato tanto dibattito. Secondo Nordio, le affermazioni secondo cui Bartolozzi avrebbe agito in autonomia sono da considerarsi “puerili” e allettanti per una strumentalizzazione politica della giustizia.
Il ministro ha espresso un’accesa critica verso l’ipotesi di un’incriminazione della sua collaboratrice, ritenuta da alcuni come un tentativo di deviare la questione dal suo corretto ambito parlamentare. “Mi auguro che queste insinuazioni finiscano,” ha esclamato, auspicando una chiara pronuncia del Parlamento riguardo al ruolo del Ministero della Giustizia.
Nordio, supportato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ritiene che le sue scelte debbano essere comprese nel contesto delle responsabilità ministeriali e politiche. È un momento cruciale non solo per lui, ma anche per l’interpretazione della giustizia in Italia, dove le linee tra il potere politico e quello giuridico si stanno facendo sempre più sottili.
Con il suo intervento, Nordio spera di riportare la discussione su binari più costruttivi, chiedendo un chiarimento formale sul ruolo del suo ministero. La questione sollevata dal caso Almasri sottolinea le tensioni esistenti nel sistema legale e politico italiano, con implicazioni che potrebbero estendersi ben oltre le azioni di un singolo ministro o della sua equipe.