Corte di Giustizia UE sorprende: il governo italiano deve piegarsi | La battaglia sulla sicurezza dei migranti si accende!

La Corte di Giustizia Ue ribalta le decisioni del governo italiano sui "paesi sicuri". Scopri le implicazioni per la politica migratoria! 🌍⚖️✈️

A cura di Redazione
01 agosto 2025 12:05
Corte di Giustizia UE sorprende: il governo italiano deve piegarsi | La battaglia sulla sicurezza dei migranti si accende! -
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“Paesi sicuri”, la Corte di Giustizia dell’Ue dà torto al governo

Roma – La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha emesso una sentenza cruciale, che rappresenta una sconfitta per il governo italiano riguardo alla definizione di “paesi di origine sicuri” per i migranti. Secondo la Corte, sebbene gli Stati membri possano designare autonomamente tali paesi, i giudici rimangono legittimati a contestare tali definizioni nel caso emergano criticità.

In sostanza, la Corte ha stabilito che la designazione di un paese terzo come “sicuro” deve essere supportata da un controllo giurisdizionale effettivo, che assicuri il rispetto delle condizioni sostanziali stabilite dalla direttiva europea. Ciò implica che, nel caso di un ricorso su una domanda di protezione internazionale, il giudice nazionale deve avere accesso e considerare informazioni adeguate e verificate, per permettere una difesa efficace dei diritti del richiedente.

Il palcoscenico politico europeo si fa sempre più teso, soprattutto alla luce di questa sentenza. Palazzo Chigi ha espresso un netto dissenso, affermando che la Corte “rivendica spazi che non le competono”, indicando la consultazione dei giudici nazionali come un’ingerenza nella politica migratoria e nelle responsabilità governative.

Nel comunicato ufficiale, si sottolinea che la Corte ha delegato a qualsiasi giudice nazionale la decisione su questioni cruciali come la designazione dei paesi sicuri. “Riduce ulteriormente i già ristretti margini di autonomia dei Governi”, afferma il governo italiano, preoccupato che tale giurisdizione possa compromettere le politiche di contrasto all’immigrazione illegale.

In un contesto europeo dove sta per entrare in vigore il Patto Ue su immigrazione e asilo, che prevede regole più stringenti sulla materia, la posizione italiana si fa ancora più complessa. Palazzo Chigi ha reso noto che continuerà a cercare ogni possibile soluzione, tecnica o normativa, per tutelare la sicurezza dei cittadini nei prossimi dieci mesi, fino all’implementazione del nuovo regolamento.

Il dibattito sulla caccia ai cosiddetti “paesi sicuri” promette di infiammare ulteriormente le discussioni politiche in Italia, dove la sentenza della Corte di Giustizia evidenzia le tensioni esistenti tra autonomia nazionale e regolamenti europei, richiamando l’attenzione sull’equilibrio tra diritti dei migranti e sicurezza nazionale.

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