Il Dl Giustizia in piena estate | Scopri perché è la mossa più controversa dell'anno!
Scopri il duro sfogo di Giampaolo Di Marco sul Dl Giustizia estivo: un'ammissione delle difficoltà del sistema. Un autunno caldo in arrivo! ⚖️🌞💼

Gli avvocati di Anf: “Dl giustizia in agosto, in pieno stile italiano, perchè se ne parli poco”
In un clima di fervente discussione sulla giustizia italiana, il segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense (Anf), Giampaolo Di Marco, ha espresso forti critiche riguardo al recente decreto legge sulla giustizia, recentemente presentato al Consiglio dei ministri. Secondo Di Marco, “Il Dl Giustizia è l’ammissione della difficoltà nella quale il sistema si trova”, e sottolinea che la tempistica del provvedimento, coincidente con il mese di agosto, è strategica per ridurre l’attenzione pubblica sul tema.
“Ad agosto, affinché se ne parli meno possibile e tutto venga diluito il più possibile nel mare vacanziero”, afferma Di Marco, evidenziando come questa scelta sia emblematicamente italiana, caratterizzata da un approccio alla riforma della giustizia che sembra sottovalutare problemi di lunga data. Nel suo intervento, il segretario fa riferimento alle riforme, rimaste spesso solo sulla carta e sistematicamente rinviate, in particolare quelle relative ai Giudici di pace e ai Tribunali della Famiglia.
In un momento in cui il sistema giuridico italiano necessita di riforme concrete, Di Marco si concentra sulla riforma del processo civile, descrivendola come una risposta agli obblighi legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Tuttavia, egli si chiede se tali riforme siano realmente efficaci e utili per un sistema che, già in difficoltà prima della pandemia, ha subito ulteriori pressioni a causa del Covid-19.
Il segretario lamenta anche la confusione attorno alla “riforma della Legge professionale”, evidenziando la mancanza di chiarezza e stabilità nei metodi di adozione e pubblicazione dei disegni di legge. A suo avviso, tutto ciò contribuisce a un’atmosfera di incertezza e instabilità, lasciando il mondo della giustizia in uno stato di disagio prolungato.
“Nulla di nuovo sotto l’ombrellone Giustizia 2025”, conclude Di Marco, preannunciando un’autunno carico di sfide per il settore legale. E con una nota di ironia, avverte che eventuali critiche al sistema giuridico verranno facilmente attribuite al cambiamento climatico, piuttosto che ai difetti intrinseci di una riforma inadeguata. Insomma, la prospettiva dell’inverno della Giustizia e della professione forense si fa sempre più reale e preoccupante, lasciando presagire non tempi facili per gli attori del settore giuridico italiano.