La rivolta degli hotel europei | Booking.com accusata di favoritismi e clausole segrete!
Oltre 10.000 hotel europei stanno sfidando Booking.com in una storica class action per risarcimenti. Scopri i dettagli di questa battaglia legale! 🏨⚖️💥

Il “miglior prezzo” per chi? La super class action degli hotel europei contro Booking
Oltre 10.000 strutture alberghiere in Europa si mobilitano per portare Booking.com in tribunale, accusando il noto portale di aver distorto il mercato a loro svantaggio per venti anni. Questa azione legale collettiva, promossa dall’Associazione degli hotel, ristoranti e caffè in Europa (Hotrec), rappresenta una risposta decisiva da parte di un settore che ha finora subito in silenzio le conseguenze delle pratiche commerciali del gigante dell’ospitalità online.
Le haute voci di protesta sono rivolte contro le famigerate clausole di “miglior prezzo” imposte da Booking.com, accusate di aver estorto condizioni svantaggiose agli albergatori, i quali non potevano offrire tariffe più basse su altre piattaforme, compresi i loro stessi siti ufficiali. Questo non solo ha limitato la libertà di manovra degli albergatori, ma ha anche avuto un impatto devastante sulla concorrenza nel settore.
L’azione legale mira a ottenere un risarcimento per i danni accumulati nel periodo dal 2004 al 2024, anno in cui Booking.com ha finalmente abolito queste clausole in ottemperanza al Digital Markets Act dell’Unione Europea. Questo passo è stato catalizzato da una sentenza della Corte di giustizia europea nel 2024, che ha stabilito che tali pratiche violano il diritto della concorrenza nell’UE.
La proroga della scadenza per aderire alla class action fissata al 29 agosto è stata necessaria a seguito dell’elevato interesse manifestato da parte di hotel in tutta Europa. A supporto della causa ci sono anche 30 associazioni alberghiere nazionali, che testimoniano un malcontento diffuso nel settore.
Ma come risponde Booking.com a queste accuse? La società ha definito le affermazioni di Hotrec e delle associazioni alberghiere come “errate e fuorvianti”. Secondo Booking.com, la Corte di giustizia europea non ha mai stabilito che le clausole fossero antifasciste, bensì ha dichiarato che i loro effetti devono essere valutati su base individuale.
Nonostante le problematiche legali, Booking.com mantiene una posizione dominante nel panorama alberghiero europeo. Uno studio condotto da Hotrec ha rivelato che, nel 2024, la società madre di Booking.com controllava un impressionante 71% del mercato europeo, una cifra che mette in luce la sua influenza nel settore. Con una valutazione di circa 170 miliardi di dollari, la compagnia risulta tre volte superiore al valore di un colosso come Volkswagen.
È un momento cruciale per i piccoli e medi albergatori, che sperano che questa class action possa porre rimedio a anni di pratiche commerciali ritenute scorrette. Resta da vedere come evolverà la situazione e se si tradurrà in un reale cambiamento per il mercato dell’ospitalità in Europa.