Proteste senza precedenti in Cisgiordania | Ma cosa sappiamo davvero sul corpo di Awdah Hathaleen?
Proteste infuocate in Cisgiordania e Israele per la restituzione del corpo di Awdah Hathaleen. Donne in sciopero della fame e manifestazioni accese! ✊🇵🇸

Il corpo di Awdah Hathaleen non è stato ancora restituito: proteste in Cisgiordania e Israele
ROMA – È in corso una mobilitazione senza precedenti in Cisgiordania e Israele per chiedere la restituzione del corpo di Awdah Hathaleen, attivista palestinese assassinato il 28 luglio da un colono. La situazione è particolarmente intensa a Masafer Yatta, dove sessanta donne, in segno di protesta, hanno avviato uno sciopero della fame a oltranza.
La notizia, riportata da Al Jazeera, evidenzia la determinazione delle donne di Masafer Yatta, che non si fermeranno finché non avranno ottenuto una sepoltura dignitosa per Hathaleen. “Andremo avanti finché il nostro caro non avrà una giusta sepoltura,” ha dichiarato la suocera dell’attivista in un video condiviso dal co-regista del documentario “No Other Land”, Yuval Abraham.
Le manifestazioni non si sono limitate alla Cisgiordania: anche in Israele, a Gerusalemme e Tel Aviv, decine di attivisti sono scesi in piazza per chiedere il rilascio del corpo di Hathaleen, scandendo cori come “one, two, three, four, genocide no more.” Le proteste hanno attirato l’attenzione dell’opinione pubblica, evidenziando un crescente malcontento verso la gestione da parte delle autorità israeliane.
Secondo l’organizzazione Voices Against War, il regime israeliano sta tenendo in ostaggio il corpo di Hathaleen, imponendo condizioni severa alla sua famiglia. È noto che è stata intimata alla famiglia di non seppellirlo nel loro villaggio natale di Um al-Khair, un’azione che ha sollevato indignazione e una forte reazione da parte della comunità palestinese e dei sostenitori dei diritti umani.
Le manifestazioni hanno avuto ripercussioni anche in termini di repressione. Già ieri, quattro partecipanti a una protesta a Tel Aviv sono stati arrestati dalla polizia israeliana. Oren Ziv, un giornalista che ha documentato gli eventi sui social, ha confermato l’arresto di attivisti mentre protestavano in nome della giustizia per Hathaleen.
La situazione attuale, segnata da tensioni e repressione, rischia di evolversi ulteriormente se non ci sarà una risposta adeguata da parte delle autorità israeliane alla richiesta di restituire il corpo dell’attivista. Le voci di protesta continuano a diffondersi, segnalando che le relazioni tra le comunità palestinese e israeliana restano tese e complesse.
Con la mobilitazione crescente e la determinazione dimostrata dalle donne di Masafer Yatta, il futuro di questa vicenda rimane incerto, ma la lotta per la giustizia e il rispetto dei diritti umani si fa sempre più forte e visibile.