Caso Almasri: la Camera boccia la richiesta di processo | Un governo al riparo da accuse o un salvacondotto per l'impunitĂ ?

Giunta della Camera boccia la proposta di autorizzazione al processo per i ministri Nordio e Piantedosi. Il caso Almasri scotta! 🔥📰

A cura di Redazione Redazione
30 settembre 2025 17:51
Caso Almasri: la Camera boccia la richiesta di processo | Un governo al riparo da accuse o un salvacondotto per l'impunitĂ ? -
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Caso Almasri: la Giunta boccia la proposta di autorizzazione al processo per i ministri Nordio, Piantedosi e Mantovano

Roma, 30 settembre 2025 – La Giunta per le autorizzazioni della Camera dei Deputati ha votato contro la proposta del relatore Federico Gianassi del Partito Democratico, che chiedeva l’autorizzazione a procedere nei confronti dei ministri Carlo Nordio (Giustizia) e Matteo Piantedosi (Interno), oltre al sottosegretario Alfredo Mantovano. I tre esponenti del Governo sono accusati di favoreggiamento, peculato e omissione d’atti d’ufficio in relazione alla gestione del caso del generale libico Osama Najim Almasri.

Il voto si è svolto a maggioranza, con il centrodestra che ha compatto votato contro la proposta di Gianassi. A sostegno della sua relazione si sono schierate le opposizioni. La decisione della Giunta proietta una nuova dimensione politica sul caso, che ha già suscitato molte polemiche.

Le conseguenze immediate di questa decisione sono significative. Ora sarà nominato un relatore di maggioranza, scelto tra i membri di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati, per predisporre una proposta da presentare all’Aula di Montecitorio, con l’obiettivo di non concedere l’autorizzazione al processo. Pietro Pittalis di Forza Italia è stato scelto per questo incarico. Se la proposta dovesse ottenere il consenso dell’Assemblea, prevista per il 9 ottobre, il processo contro i tre ministri non si terrà.

Il relatore Gianassi ha commentato il risultato del voto, definendolo un “chiaro salvacondotto per i ministri”. Ha accusato il centrodestra di voler fermare il procedimento penale e garantire impunità ai membri del governo coinvolti. “Il legame tra politica e giustizia”, ha dichiarato Gianassi, “è un tema che deve essere affidato solo alla competenza degli organi preposti”.

Nel contesto del caso Almasri, Notizie recenti provenienti dalla Libia confermano che il generale è stato rimosso dal suo incarico nella polizia giudiziaria. La decisione, presa dal maggiore generale Abdel Fattah Deboub, evidenzia come il governo libico sembra essere più pronto ad affrontare questa controversia rispetto a quanto non dimostri la situazione attuale in Italia. Gianassi ha commentato sarcasticamente che la “schiena dritta di cui parla il governo italiano si è liquefatta” di fronte alle contraddizioni emerse da questa vicenda.

Il futuro del caso Almasri e delle accuse contro i membri del governo resta quindi incerto, ma la bocciatura della proposta di autorizzazione rappresenta un momento cruciale per la politica italiana, con possibili ripercussioni nelle relazioni tra governo e opposizione. La settimana prossima, l’Aula di Montecitorio sarà testimone di un voto che potrebbe decidere se i ministri saranno chiamati a rispondere delle loro azioni o se godranno di un’immunità politica in questo controverso frangente.

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