Separazione carriere approvata tra applausi e bagarre | Cosa nasconde davvero questo voto storico?
La Camera approva la separazione delle carriere tra giudici e PM, ma in Aula scoppiano tensioni. Scopri tutti i dettagli e le reazioni! 📜⚖️✨


La Camera approva la separazione delle carriere: tensioni e applausi in Aula
ROMA – La Camera dei Deputati ha approvato, in terza lettura, il controverso disegno di legge costituzionale sulla separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri. Con un voto finale di 243 favorevoli e 109 contrari, la proposta passa ora al Senato per l’ultima revisione. Gli applausi dei deputati di maggioranza e degli esponenti del governo hanno però innescato una reazione ferma da parte delle opposizioni.
La votazione, che richiedeva la maggioranza assoluta, ha dato vita a una serie di eventi tumultuosi. Dopo il voto, l’Aula è stata teatro di una vera e propria bagarre. Le tensioni si sono intensificate quando il vicepresidente della Camera, Sergio Costa, ha dovuto sospendere la seduta. Occorreva contenere gli animi infuocati mentre le urla e le polemiche si sollevavano, specialmente dai banchi del Partito Democratico.
La controparte democratica ha contestato con decisione gli applausi provenienti dal governo. “Non si applaude dai banchi del governo, un ministro non applaude,” ha tuonato la capogruppo Chiara Braga. Secondo il regolamento di Montecitorio, i membri del governo sono tenuti a mantenere un ruolo di neutralità durante le votazioni.
Un clima incandescente
Il clima di tensione è aumentato ulteriormente quando le opposizioni hanno richiesto un dibattito sul conflitto in Gaza. In particolare, il deputato M5s Leonardo Donno si è fatto avanti verso i banchi del governo, suscitando preoccupazioni per possibili scontri fisici. I membri di Fratelli d’Italia hanno riferito di un intervento tempestivo dei commessi per evitare conflitti. “Donno è solito a queste provocazioni,” ha dichiarato un esponente della maggioranza.
In un clima di alta tensione, anche la segretaria del PD, Elly Schlein, ha esortato i suoi colleghi a mantenere la calma, mentre Costa ha dovuto ripetutamente richiamare all’ordine.
Le reazioni alle contestazioni
Tornando dopo la sospensione, Braga ha ribadito che gli applausi della maggioranza “stridono” in un momento di crisi umanitaria. I rappresentanti di Italia Viva hanno concordato, criticando l’entusiasmo manifestato in Aula dopo la votazione sulla separazione delle carriere. “Abbiamo visto ministri e sottosegretari che saltellavano,” ha commentato Davide Faraone.
Dall’altra parte, i sostenitori della riforma hanno espresso grande soddisfazione per il risultato ottenuto. “Un passo dopo l’altro, si sta completando il percorso della riforma costituzionale della giustizia,” ha affermato Giorgio Mulè di Forza Italia, sottolineando l’impegno a portare a termine la missione affidata da Silvio Berlusconi.
Prospettive di riforma
I sostenitori della riforma, tra cui Andrea Delmastro delle Vedove di Fratelli d’Italia, hanno definito l’approvazione un “passo storico,” affermando che la separazione delle carriere rappresenta una battaglia di civiltà . L’idea di istituire un doppio Consiglio superiore della magistratura (Csm) è vista come un modo per garantire l’autonomia dei magistrati e limitare le influenze politiche.
Al contrario, Benedetto Della Vedova di +Europa ha espresso riserve sulla modalità con cui la riforma è stata approvata, parlando di una “involuzione verso la democrazia scarnificata.” Nonostante ciò, ha confermato il suo voto favorevole, sottolineando la necessità di alleanze politiche per il futuro.
La votazione di ieri rappresenta pertanto non solo un passo avanti nella riforma della giustizia, ma anche un indicatore delle tensioni politiche che caratterizzano attualmente il panorama politico italiano. Con la prossima tappa al Senato, il dibattito sulla giustizia italiana è destinato a proseguire, in un contesto di crescente polarizzazione.