Avvocati: la chiave per il futuro è l’ascolto | La giustizia ha bisogno di più umanità?
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“Avvocato tra presente e futuro”: Presentato il libro di Ponti-De Pauli in Senato
Roma, 6 ottobre 2025 – La professione forense si trova ad affrontare sfide senza precedenti. Questi temi sono stati al centro della presentazione del libro “La giustizia raccontata. Le sfide dell’avvocato tra presente e futuro”, scritto da Luca Ponti e Luca De Pauli, avvenuta presso il Senato grazie all’iniziativa di Assocomunicatori. Gli autori, con decenni di esperienza, esplorano le trasformazioni dell’avvocatura evidenziando che la competenza tecnica da sola non è sufficiente: è essenziale saper ascoltare.
Il volume, che analizza passato, presente e prospettive future della professione legale, riporta l’attenzione sulla centralità dell’argomentazione, specialmente nel diritto penale. “La libertà individuale è il bene più prezioso da difendere”, affermano gli autori, sottolineando che il fulcro dell’attività forense rimane l’essere umano.
Carlo Nordio, Ministro della Giustizia, ha ribadito l’importanza di un avvocato che conosca il diritto in tutte le sue sfaccettature. “Non è sufficiente essere un giurista a metà”, ha avvertito, evidenziando l’importanza di una visione filosofica complessiva del diritto. Nordio ha anche espresso il desiderio di vedere riconosciuta l’importanza dell’avvocatura nella Costituzione, auspicando un consenso trasversale nella prossima legislatura.
Antonio Di Pietro, avvocato ed ex magistrato, ha parlato del processo telematico, esprimendo preoccupazioni sugli sviluppi nel campo penale. “L’intelligenza artificiale è uno strumento utile, ma deve rimanere un mezzo al servizio dell’uomo, non un sostituto della volontà”, ha dichiarato, sottolineando che la professione legale deve tenere il passo con l’evoluzione tecnologica.
Il convegno ha trovato un’importanza particolare nelle parole di Simonetta Matone, membro della commissione Giustizia della Camera. “Il ruolo dell’avvocato deve essere centrale per garantire un equilibrio tra accusa e difesa”, ha affermato, esortando gli avvocati a superare le divisioni politiche per lottare per il prestigio della loro professione in un sistema giudiziario complesso.
Michele Vietti, ex vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, ha descritto il libro come un vademecum per comprendere le sfide odierne della professione legale. “La rapidità e la profondità di analisi sono essenziali in un mondo in continuo cambiamento”, ha notato Vietti, avvertendo che nonostante la digitalizzazione, il nucleo della professione rimane il rapporto umano con il cliente.
Luca Ponti, uno degli autori, ha chiarito che il suo libro mira a raccontare la professione forense attraverso storie e emozioni, non come un manuale tecnico. “Il futuro dell’avvocatura non si gioca sulla freddezza dell’algoritmo, ma sulla profondità dello sguardo umano,” ha spiegato.
In conclusione, Luca De Pauli ha enfatizzato la necessità di avvocati che sappiano andare oltre la mera tecnica, diventando interpreti del presente. “In un’epoca di iper-specializzazione, è fondamentale restituire umanità al diritto”, ha affermato.
“Il libro di Ponti e De Pauli è un prezioso strumento che mette in luce il fondamentale ruolo degli avvocati nel superare le divisioni ideologiche”, ha concluso Tommaso Cerno, direttore del quotidiano Il Tempo, richiamando l’attenzione sui milioni di cittadini in cerca di giustizia.