Esplode bomba sotto l’auto di Sigfrido Ranucci | La verità dietro le minacce che ha ricevuto!
Attentato choc a Sigfrido Ranucci: esplode una bomba sotto la sua auto, un atto di intimidazione gravissimo. Scopri i dettagli di questa vicenda inquietante! 🚗💥📰


Esplode bomba sotto l’auto di Sigfrido Ranucci di “Report”: “Poteva uccidere”
BOLOGNA – Nella notte tra il 16 e il 17 ottobre 2025, un attentato ha scosso la tranquillità del quartiere Campo Ascolano, alle porte di Roma. Un ordigno esplosivo è esploso sotto l’auto del giornalista Sigfrido Ranucci, conduttore della trasmissione “Report”, parcheggiata davanti alla sua abitazione. L’esplosione ha distrutto il veicolo, provocando incendi e danneggiando anche l’auto della figlia del giornalista e altre proprietà nelle immediate vicinanze.
I residenti della zona hanno descritto le deflagrazioni come estremamente forti, che potrebbero aver messo in pericolo la vita di chiunque si trovasse nei paraggi. La notizia è stata diffusa dai social ufficiali del programma “Report”, accompagnata da immagini inquietanti della carcassa dell’auto. La prontezza degli interventi di Carabinieri, Digos, Vigili del fuoco e Polizia scientifica ha permesso di delimitare rapidamente la zona e avviare le indagini, mentre la Procura ha già attivato i prossimi passi per ulteriori accertamenti.
Ranucci ha confermato che l’ordigno non era uno, ma due, e ha indicato che ben un chilo di esplosivo è stato utilizzato per l’attentato. “La mia auto era parcheggiata dal giorno prima, mentre quella di mia figlia solo 20 minuti prima dell’esplosione”, ha spiegato il giornalista ai microfoni di Rai News. La gravità della situazione è ulteriormente amplificata dal fatto che Ranucci è sotto scorta dal 2014, a causa di minacce ricevute dalla mafia.
Nell’intervista, Ranucci ha parlato di un clima di crescente intimidazione e isolamento nei suoi confronti, caratterizzato da varie minacce ricevute negli ultimi mesi. “Ho trovato proiettili di P38 fuori casa e ho subito pedinamenti da parte di personaggi identificati dalla mia scorta”, ha dichiarato, evidenziando un contesto di attacchi mirati e tentativi di delegittimazione.
In attesa dell’inizio delle nuove puntate di “Report”, programmate per il 26 ottobre, Ranucci aveva annunciato temi di grande rilevanza sociale, come i flussi di finanziamento nella cultura e questioni legate a sanità e banche. Questa brutale intimidazione non ferma la sua determinazione a portare avanti il giornalismo d’inchiesta, un impegno che ha caratterizzato la sua carriera.
L’esplosione non è solo un attacco personale, ma un segnale all’intero panorama del giornalismo in Italia. Mentre le indagini proseguono, il messaggio è chiaro: la libertà di stampa e la sicurezza dei giornalisti sono più che mai sotto minaccia.