Gaza, vice ministro Esteri Israele: "Hamas potrebbe iniziare a rilasciare ostaggi già oggi"

(Adnkronos) - Hamas potrebbe iniziare a rilasciare gli ostaggi israeliani già questa sera, "prima del previsto". Ad anticiparlo è il vice ministro degli Esteri israeliano, Sharren Haskel, in una intervista a Sky News.  "Lo speriamo. Sapp

A cura di Adnkronos Adnkronos
12 ottobre 2025 11:36
Gaza, vice ministro Esteri Israele: "Hamas potrebbe iniziare a rilasciare ostaggi già oggi" -
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(Adnkronos) - Hamas potrebbe iniziare a rilasciare gli ostaggi israeliani già questa sera, "prima del previsto". Ad anticiparlo è il vice ministro degli Esteri israeliano, Sharren Haskel, in una intervista a Sky News.  

"Lo speriamo. Sappiamo che c'è stata una pressione immensa su Hamas, incluso da Qatar e Turchia, che hanno gli strumenti per esercitare pressioni su Hamas per il rilascio", ha affermato. 

 

Ecco chi sono gli ultimi 20 ostaggi israeliani (presumibilmente) vivi sui 48 rimasti nella Striscia: 

- Il Sottufficiale Matan Angrest, 22 anni, è stato catturato a bordo del suo carro armato ai margini della Striscia di Gaza dopo aver tentato di impedire l'infiltrazione di commando di Hamas vicino alla base di Nahal Oz. Gli altri tre membri dell'equipaggio del carro armato sono stati uccisi e i corpi di due di loro sono a Gaza. In un video diffuso dalla sua famiglia nell'aprile 2025 si vede il momento in cui viene prelevato dal suo carro armato e linciato. 

- Gali e Ziv Berman, 28 anni, sono gemelli e sono stati rapiti nel quartiere giovanile del kibbutz Kfar Aza, incendiato dai commando di Hamas. I due fratelli lavoravano insieme in ambito musicale. I genitori e il fratello maggiore sono sopravvissuti all'attacco. 

- Elkana Bohbot, 36 anni, era uno dei produttori del Nova Festival, insieme ai suoi amici Michael e Osher Waknin, uccisi il 7 ottobre insieme a quasi 370 persone che partecipavano al festival. Un video che lo ritrae ammanettato e ferito al volto mentre viene portato via dai suoi rapitori. E' sposato con una donna israeliana di origine colombiana, Rebecca Gonzalez. Padre di un figlio, viveva a Mevasseret Tzion, vicino a Gerusalemme. Il presidente colombiano Gustavo Petro gli ha concesso la cittadinanza colombiana nel novembre 2023. Sua moglie a metà febbraio ha ricevuto una "prova di vita" da Ohad Ben Ami, un ex ostaggio rilasciato l'8 febbraio e trattenuto insieme al marito. A maggio è apparso in un video diffuso da Hamas, insieme a un altro ostaggio, Yossef-Haim Ohana. 

- Rom Braslavski, 21 anni, originario di Gerusalemme e anche cittadino tedesco, si occupava della sicurezza al festival Nova. I sopravvissuti hanno raccontato che è rimasto sul posto per aiutare numerosi partecipanti al festival durante l'attacco, rimanendo ferito a entrambe le mani durante l'attacco. Nell'agosto scorso la Jihad Islamica ha pubblicato un video che mostra Braslavski parlare sotto costrizione, molto debole ed emaciato. 

- Il soldato Nimrod Cohen, 21 anni, era di stanza il 7 ottobre 2023 vicino al kibbutz di Nahal Oz con la sua unità di veicoli blindati. E' stato tirato fuori dal suo carro armato, che era in panne, dai miliziani insieme ad altri tre membri dell'equipaggio, secondo i video diffusi da Hamas. I suoi tre compagni di unità, Omer Neutra, Oz Daniel e Shaked Dahan, sono morti il 7 ottobre e i loro corpi sono stati portati a Gaza. Nimrod Cohen è di Rehovot, a sud di Tel Aviv. I suoi genitori, Yehouda e Viki Cohen, partecipano a tutte le manifestazioni con cartelli e foto che chiedono il rilascio degli ostaggi. 

- David e Ariel Cunio, 35 e 28 anni, sono due fratelli israelo-argentini rapiti insieme alla loro famiglia allargata mentre si nascondevano nella stanza di sicurezza nel kibbutz Nir Oz. Per liberarli, gli aggressori hanno appiccato il fuoco alla casa. La loro era la famiglia con il maggior numero di ostaggi, otto. Sharon Aloni Cunio, 34 anni, moglie di David Cunio, e le loro figlie gemelle di tre anni, così come Danielle Aloni, 44 anni, sorella di Sharon Aloni Cunio, e la figlia di cinque anni, sono state rilasciate durante la tregua del novembre 2023. La fidanzata di Ariel Cunio, Arbel Yehoud, 28 anni, è stata rilasciata il 30 gennaio. Il regista israeliano Tom Shoval ha presentato il film "Lettera a David" alla Berlinale a febbraio, un omaggio a David Cunio. 

- Evyatar David, 24 anni, è stato rapito al Nova Film Festival con il suo amico d'infanzia Guy Gilboa Dalal, che si presume sia ancora vivo nella Striscia di Gaza. La sua famiglia è di Kfar Saba, nel centro di Israele. Appassionato di musica, stava lavorando in un bar per raccogliere soldi per un viaggio in Thailandia. Nell'agosto 2025 Hamas ha pubblicato un video che mostrava Evyatar David gravemente malnutrito e visibilmente indebolito. 

- Guy Gilboa Dalal, 24 anni, stava partecipando al suo primo rave party con tre amici quando è stato rapito al festival Nova. La sua famiglia ha saputo del rapimento dopo aver visto un video di lui e del suo migliore amico, Evyatar David, legati in un tunnel a Gaza. Guy Gilboa Dalal ed Evyatar David sono stati visti in un video di Hamas a febbraio, mentre assistevano a una delle cerimonie di rilascio degli ostaggi a Gaza prima di essere chiusi in macchina, implorando di essere rilasciati. Appare in un video di Hamas il 5 settembre. Viene filmato con un altro ostaggio, Alon Ohel, in un tunnel. 

- Maxim Herkin, 37, è un russo-israeliano che vive a Tirat Carmel, nel nord di Israele, ed è padre di una bambina di cinque anni che vive con la madre in Russia. E' immigrato con la madre dall'Ucraina. Nella primavera del 2025, il braccio armato di Hamas ha pubblicato un video in cui Herkin appare sdraiato, con la testa e il braccio sinistro coperti da bende con macchie marroni. 

- Eitan Horn, 39 anni, è stato rapito dalla casa del fratello maggiore Yair Horn nel kibbutz Nir Oz. Anche lui rapito il 7 ottobre, il fratello diabetico è stato rilasciato nel febbraio 2025. Prima del rilascio del fratello maggiore, i due fratelli erano stati tenuti prigionieri insieme. La famiglia Horn era emigrata dall'Argentina anni prima. Educatore, Eitan Horn ha lavorato a lungo con diversi movimenti giovanili, per i quali ha prestato servizio in Perù. 

- Segev Kalfon, 27 anni, vive a Dimona (sud), lavorava con il padre nel panificio di famiglia ad Arad, nel deserto del Negev. E' stato rapito dal festival Nova, mentre si nascondeva in un cespuglio lungo la Route 232, che collega i kibbutz al confine con Gaza, come ha testimoniato un suo amico. Uno degli ostaggi rilasciati a febbraio ha raccontato di essere stato tenuto prigioniero con lui per un certo periodo. 

- Bar Kuperstein, 23 anni, prima di essere rapito al festival Nova ha salvato i partecipanti al festival che erano stati colpiti. Medico dell'esercito, non era in servizio quel giorno, ma faceva parte dello staff del festival. I video che lo mostrano legato poco dopo il suo rapimento. E' di Holon, vicino a Tel Aviv. Suo padre, Tal Kuperstein, paramedico volontario, è rimasto disabile, incapace di parlare o muoversi, a seguito di un incidente

- Omri Miran, 48 anni, massaggiatore con nazionalità anche ungherese, è stato rapito dal kibbutz Nahal Oz, dove viveva, in presenza della moglie Lichay Miran-Lavi e delle loro due figlie piccole, lasciate libere. Suo padre, Dani Miran, si sta facendo crescere la barba in attesa del ritorno del figlio, dopo averlo visto con la barba in un video pubblicato da Hamas nell'aprile 2024, convinto che se suo figlio non può radersi, non si raderà nemmeno lui. Parlando sotto costrizione, Miran ha descritto in un video "una situazione difficile" a causa dei "numerosi bombardamenti israeliani" sulla Striscia di Gaza. 

 

Hamas non governerà la Striscia di Gaza dopo la fine della guerra, ha intanto annunciato all'agenzia Afp una fonte del movimento vicina ai negoziati, dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco. 

"Per Hamas, il governo della Striscia di Gaza è una questione definita. Hamas non parteciperà in un modo alla transizione, e questo significa che ha rinunciato al controllo della Striscia di Gaza. Ma rimane un elemento fondamentale della società palestinese", ha dichiarato la fonte. 

 

Domani, dopo una visita lampo in Israele - dove parlerà alla Knesset e incontrerà Netanyahu e i familiari delle vittime -, Donald Trump sarà quindi in Egitto per la firma sull'accordo per Gaza al vertice di pace a Sharm el-Sheikh. Cerimonia alla quale, però, Tel Aviv e Hamas non parteciperanno.  

L’accordo vedrà la sigla di Trump e dei mediatori (Egitto, Qatar e Turchia), mentre non ci sarà alcun rappresentante israeliano e di Hamas, apprende l’Adnkronos da fonti informate secondo cui l’accordo “si basa sulle lettere di principio fornite separatamente da Israele, Hamas e i mediatori". 

Alla cerimonia sono stati invitati tra i Paesi europei Italia ( ci sarà la premier Giorgia Meloni), Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Grecia e Ue. Per i Paesi arabi e islamici presenti invece Arabia Saudita, Turchia, Qatar, Emirati arabi, Egitto, Giordania, Pakistan, Indonesia. Tra i presenti, anche il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. 

Secondo Barak Ravid di Axios, gli Stati Uniti avrebbero invitato, anche Giappone, Azerbaigian, Armenia, Ungheria, India, El Salvador, Cipro, Bahrein, Kuwait e Canada. Secondo una fonte citata da 'Axios', anche l'Iran sarebbe stato invitato.  

Il presidente Trump e il suo omologo egiziano Abdel Fattah al-Sisi presiederanno il vertice di pace, ha quindi spiegato la presidenza egiziana. L'incontro si terrà lunedì pomeriggio "con la partecipazione di leader di oltre venti paesi", si legge nella dichiarazione. 

L'incontro avrà l'obiettivo di "porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza, intensificare gli sforzi per raggiungere la pace e la stabilità in Medio Oriente e inaugurare una nuova era di sicurezza e stabilità regionale". 

 

Sarà quindi riaperto martedì al transito dei civili il valico di Rafah che collega Gaza all'Egitto, hanno reso noto fonti palestinesi, precisando che il posto di frontiera sarà operato, sul versante della Striscia, dall'Anp insieme a una missione dell'Unione europea.  

E' in corso il coordinamento tra tutte le parti coinvolte per riaprire il valico martedì per il transito dei feriti e malati dalla Striscia e consentire il rientro dei profughi palestinesi che hanno trovato rifugio in questi mesi in Egitto. I nomi di tutti coloro che entrano o escono dalla Striscia dovranno essere approvati da Israele, hanno precisato fonti della sicurezza israeliana. 

 

Israele distruggerà tutti i tunnel sotterranei di Hamas ancora aperti nella Striscia di Gaza, anche con il cessate il fuoco in vigore, dopo il rilascio e il trasferimento degli ostaggi, ha intanto anticipato il ministro della Difesa, Israel Katz.  

L'operazione sarà portata a termine "attraverso il meccanismo internazionale che sarà istituito sotto la leadership e supervisione degli Stati Uniti", ha spiegato, sottolineando che sono già state impartite ai soldati le istruzioni "per prepararsi alla missione" per la distruzione dei tunnel che rientra, secondo Katz, nella "demilitarizzazione" di Hamas prevista dal piano Trump. 

 

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