Milioni in piazza per la pace | Il governo rischia di ignorare un urlo collettivo!

Il 25 ottobre si mobilita per la pace, il lavoro e la democrazia. Unisciti alla lotta per un futuro migliore con Cgil! ✊🌍

A cura di Redazione Redazione
06 ottobre 2025 12:43
Milioni in piazza per la pace | Il governo rischia di ignorare un urlo collettivo! -
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Sciopero Nazionale il 25 ottobre: Landini mobilita le masse per pace, lavoro e democrazia

ROMA – La voce della Cgil si alza nuovamente, pronta a radunare i cittadini italiani in una mobilitazione nazionale. Il segretario generale Maurizio Landini ha annunciato un nuovo sciopero per il 25 ottobre, che promette di portare in piazza migliaia di persone a sostenere il diritto alla pace, al lavoro e alla democrazia. L’annuncio è arrivato durante un’assemblea a Napoli, dove Landini ha condiviso le sue preoccupazioni riguardo alle attuali politiche governative.

“Dopo queste giornate straordinarie che hanno riempito le piazze, che hanno visto milioni di cittadini chiedere giustizia, è fondamentale che la lotta per il popolo palestinese si intrecci con le nostre necessità economiche e sociali.” Così ha esordito Landini, chiarendo che la mobilitazione del 25 ottobre è anche un atto di resistenza contro la precarietà lavorativa e le politiche di riarmo.

“Il governo dovrebbe ringraziare quei milioni di persone” ha affermato Landini, sottolineando che la partecipazione di giovani, famiglie e lavoratori dimostra un forte impegno verso i valori della nostra Costituzione e della solidarietà. Il leader della Cgil ha denunciato un “episodio di violenza fatto da criminali” verificatosi durante le recenti manifestazioni, richiamando l’attenzione sul fatto che la maggior parte dei manifestanti è “gente onesta” che chiede il rispetto dei diritti umani.

In un contesto economico turbolento, Landini ha criticato la mancanza di dialogo del governo riguardo alla manovra economica in discussione. “Ad oggi non c’è nessun confronto né nessun incontro fissato”, ha dichiarato, evidenziando un divario crescente tra le necessità dei cittadini e le scelte governative. “La logica di economia di guerra deve essere contrastata. Dobbiamo investire nel lavoro e nella crescita, non solo nelle armi.”

Landini ha anche evidenziato l’importanza di una riforma fiscale equa e giusta, per affrontare le disuguaglianze crescenti nel paese. “Il governo deve restituire ai lavoratori e pensionati i 24 miliardi di euro pagati in più a causa dell’inflazione negli ultimi tre anni.” Questa, a suo avviso, è una lotta cruciale per ripristinare la giustizia sociale.

Insomma, la giornata del 25 ottobre si profila come un momento decisivo per l’unità dei lavoratori e dei cittadini, un appello chiaro a ripensare le priorità economiche e sociali dell’Italia, all’insegna della pace e della solidarietà. La Cgil intende costruire una nuova agenda economica, una battaglia che si carica di significato proprio nel contesto attuale, dove lavoratori e movimenti sociali chiedono di essere ascoltati e rispettati.

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