Oltre 2 milioni in piazza per Gaza | Il Viminale smentisce: solo 400.000? Chi ha ragione?

Oltre 2 milioni in piazza per Gaza! Cortei storici in tutta Italia nonostante le tensioni. Scopri i dettagli della mobilitazione! ✊🌍

A cura di Redazione Redazione
03 ottobre 2025 20:30
Oltre 2 milioni in piazza per Gaza | Il Viminale smentisce: solo 400.000? Chi ha ragione? -
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Oltre due milioni di manifestanti in piazza contro il genocidio a Gaza: il Viminale riduce i numeri a 400mila

Roma, 3 ottobre 2025 – La giornata di oggi ha visto un’imponente mobilitazione in tutta Italia, con la CGIL che stima oltre 2 milioni di persone unite per manifestare in favore della causa palestinese e della Global Sumud Flotilla. Secondo le organizzazioni sindacali, i cortei si sono svolti in oltre 100 città, con circa 300mila partecipanti solo a Roma. Tuttavia, il Viminale ha dato una versione nettamente diversa, affermando che il numero complessivo di manifestanti si attesta sui 396.400.

La CGIL, attraverso il suo segretario generale Maurizio Landini, ha sottolineato la straordinaria partecipazione dei giovani, auspicando per loro un futuro di pace e giustizia sociale. “Molti di loro chiedono di fermare il genocidio e vogliono lavorare in condizioni stabili,” ha dichiarato.

Il contesto della protesta

La mobilitazione è stata indetta nonostante la Commissione di garanzia sugli scioperi abbia dichiarato la protesta illegittima, a causa della mancata osservanza dell’obbligo di preavviso. Nonostante ciò, i cittadini si sono riversati in piazza, contribuendo a creare delle situazioni di tensione in diverse città. A Bologna, Milano e Roma si sono registrati momenti di scontro con le forze dell’ordine, con l’uso di lacrimogeni e idranti in risposta ai manifestanti.

Le tensioni più rilevanti si sono verificate a Milano, dove i manifestanti hanno invaso la tangenziale, e a Bologna, dove le forze dell’ordine hanno effettuato cariche contro i partecipanti al corteo. “Vergognatevi, ci sono bambini e pensionati,” hanno gridato alcuni manifestanti, mentre si opponevano all’uso della forza.

Le reazioni politiche

Le reazioni politiche non si sono fatte attendere. Landini ha ribadito la legittimità della protesta, sottolineando come “esprimere solidarietà verso chi si batte per la vita e la dignità umana è sacrosanto”. Dall’altra parte, Matteo Salvini ha definito il movimento non autorizzato e ha minacciato sanzioni per i partecipanti, affermando che “chi sciopera illegalmente deve pagare”.

La tensione si è intensificata quando Salvini ha annunciato la proposta di rivedere la legge sul diritto di sciopero, sostenendo la necessità di penalizzazioni severe per chi organizza manifestazioni non autorizzate. “Chi oggi sciopera sa che va contro la legge”, ha dichiarato, sottolineando l’impatto negativo dello sciopero su milioni di italiani che si sono visti negare trasporti e servizi.

Futuro e ulteriori mobilitazioni

In chiusura, Landini ha annunciato il prossimo appuntamento: la manifestazione nazionale “Democrazia al lavoro”, prevista per il 25 ottobre a Roma. La CGIL ha già chiarito che la mobilitazione non si ferma qui, chiedendo la massima partecipazione su temi fondamentali come la pace e i diritti umani.

La giornata di oggi ha dimostrato che, nonostante le divergenze sui numeri e le tensioni create dalle autoritĂ , il sentimento di solidarietĂ  per Gaza e la richiesta di giustizia sociale sono piĂą forti che mai. La risposta delle istituzioni e il percorso futuro delle mobilitazioni rimangono ora da osservare attentamente.

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