Salvini chiede conto dei costi degli attivisti | Ma chi sono davvero i veri responsabili del caos in piazza?

Salvini mette in discussione il costo del rientro degli attivisti della Flotilla e critica le proteste in piazza. Scopri le sue dichiarazioni! 🇮🇹⚖️

A cura di Redazione Redazione
03 ottobre 2025 09:49
Salvini chiede conto dei costi degli attivisti | Ma chi sono davvero i veri responsabili del caos in piazza? -
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Salvini Contro il Rientro Pagato degli Attivisti della Flotilla: “Responsabilità Personale”

ROMA – In un intervento carico di polemiche, il vicepremier Matteo Salvini ha sollevato dubbi sull’opportunità di coprire le spese di rientro degli attivisti italiani della Flotilla, un’iniziativa di aiuti nel Mediterraneo. Durante la trasmissione ‘Mattino Cinque’, ha affermato: “Dobbiamo pagare il volo per il rientro degli attivisti italiani?

Salvini ha spiegato che, pur avendo garantito la protezione degli attivisti, chi si avventura in zone di conflitto deve essere consapevole delle conseguenze e dei costi che ciò comporta per la collettività. “Quanto è costata e sta costando questa spedizione in barca a vela?”, ha incalzato, sollevando interrogativi sulla gestione delle risorse durante una crisi. “Questa iniziativa avvicina la pace o la allontana?” ha concluso con toni critici.

Le Proteste e L’Accusa ai “Teppisti”

Passando alle recenti manifestazioni, Salvini ha usato parole dure per descrivere i partecipanti alle proteste, definendoli “teppisti”. Ha commentato: “Chi lancia bombe carta, fumogeni o bottiglie non meritano rispetto. Questi non sono studenti, ma persone che dovrebbero apprendere l’educazione e il rispetto per le istituzioni”.

Interrogato sulla relazione tra le manifestazioni in Italia e la situazione in Medio Oriente, il ministro ha risposto categoricamente: “Cosa guadagnano i bambini palestinesi da questi atti vandalici in Italia?”. Secondo lui, i veri motivi di tali comportamenti sono politici, mirati contro il governo attuale e non a favore di cause umanitarie.

Un Messaggio per i Giovani

Salvini ha fatto anche un parallelo con la sua gioventù, sottolineando l’importanza del servizio militare. “Avrebbero bisogno di fare, come feci io nel 1995, un annetto di servizio militare”, ha suggerito, esortando a un maggior senso di responsabilità e rispetto nei confronti delle istituzioni e dei lavoratori dei servizi pubblici.

Concludendo il suo intervento, il vicepremier ha riconosciuto il diritto di chi esprime ideali, ma ha rimarcato: “Non posso rispettare chi sfrutta tali occasioni per creare disordini”.

In un contesto di crescente tensione sociale, le parole di Salvini offrono uno spaccato del clima politico attuale in Italia, dove le questioni di giustizia sociale, responsabilità civica e impegno politico sembrano più rilevanti che mai.

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