Salvini introduce la cauzione per le manifestazioni | Ecco perché potrebbe cambiare tutto!

Salvini propone cauzione per le manifestazioni: chi organizza paga per eventuali danni. Un nuovo approccio agli scioperi! 💼🚦

A cura di Redazione Redazione
07 ottobre 2025 11:24
Salvini introduce la cauzione per le manifestazioni | Ecco perché potrebbe cambiare tutto! -
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Salvini propone cauzioni per le manifestazioni: “Chi rompe paga”

ROMA – In una recente intervista rilasciata al Corriere della Sera, il vicepremier Matteo Salvini ha avanzato l’idea di introdurre cauzioni per gli organizzatori delle manifestazioni, giustificando questa proposta con la necessità di garantire la sicurezza e il rispetto della legalità. “La democrazia non è mai preoccupante, ma la violenza invece lo è”, ha dichiarato Salvini, sottolineando i problemi legati agli atti violenti che avvengono durante le manifestazioni, spesso non condannati dalla sinistra.

Salvini ha voluto chiarire la sua posizione: “Chi organizza deve essere responsabile, e se qualcosa va storto, deve pagare di tasca propria”. La cauzione verrebbe restituita solo se la manifestazione si svolgesse senza incidenti. Secondo il vicepremier, è inaccettabile che gli italiani siano costretti a coprire i danni causati da azioni violente: “Chi paga i 200 mila euro di danni in Stazione a Milano? Certamente non vogliamo che siano tutti gli italiani a dover sopportare queste spese”.

Nell’ambito della sua proposta, Salvini ha rivolto un’attenzione particolare al diritto di sciopero, ritenendo che l’attuale legislazione sia “ferma agli anni Novanta”. “Il diritto allo sciopero non si tocca, ma è fondamentale rivedere le regole e le sanzioni per evitare inutili conflitti”, ha affermato. L’idea è quella di evitare che situazioni come quelle recenti, in cui milioni di italiani sono rimasti bloccati a causa di uno sciopero giudicato illegittimo, possano ripetersi.

“Landini è un irresponsabile”, ha aggiunto, criticando il leader della Cgil per aver strumentalizzato i lavoratori a fini politici. “D’ora in poi, chi rompe paga, e chi non rispetta le regole deve affrontare conseguenze”, ha concluso il vicepremier, promettendo un intervento deciso nella gestione del diritto di manifestare e scioperare.

Le parole di Salvini hanno suscitato reazioni contrastanti tra le varie forze politiche e sociali, con scetticismi sulle reali intenzioni dietro questa proposta, che potrebbe limitare la libertà di espressione e di protesta in un momento storico dove le manifestazioni sono un importante strumento di dibattito pubblico.

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