Sciopero alla Fenice | La nomina di Beatrice Venezi fa tremare le fondamenta dell'arte!
Sciopero alla Fenice per la nomina di Beatrice Venezi: i sindacati chiedono dialogo e qualitĂ . La musica ha bisogno di essere ascoltata! đśâ


Sciopero alla Fenice: il personale contro la nomina di Beatrice Venezi
VENEZIA â Oggi, nel cuore della cittĂ , si consuma un nuovo capitolo della controversa vicenda che ha colpito il Teatro La Fenice. Il personale è sceso in sciopero in concomitanza con la prima di Wozzeck di Alban Berg, manifestando le proprie rimostranze in unâassemblea concerto pubblica a Campo SantâAngelo. I lavoratori, supportati da diverse sigle sindacali, hanno assunto una posizione chiara: âRichiedere eccellenza non è un reato nĂŠ un gesto di discriminazione. Ă un dovere morale verso lâarte, verso il pubblico e verso noi stessi.â
Alla base della protesta câè la nomina di Beatrice Venezi a direttore musicale della Fenice, unâassegnazione contestata da Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e Fials-Cisal. I sindacati lamentano di non essere stati interpellati nella scelta e che Venezi non ha avuto occasione di dirigere lâorchestra in precedenza, contrariamente a quanto avvenuto per altri direttori. Questo suscita preoccupazione non solo per il presente, ma anche per il futuro artistico della storica istituzione veneziana.
La segretaria nazionale della Cgil, Sabina Di Marco, sottolinea la necessitĂ di un dialogo produttivo e risolutivo con i vertici del Teatro. âAuspichiamo che questa intricata vicenda trovi unâadeguata soluzione nellâinterlocuzione con le rappresentanze sindacali, sempre disponibili al dialogo e ampiamente inascoltate. La rigiditĂ del Sovrintendente Nicola Colabianchi non fa altro che esporre Venezi ad unâagone mediatico che potrebbe compromettere la sua carrieraâ, afferma Di Marco.
Il messaggio degli scioperanti è chiaro: âLe rigiditĂ e le imposizioni non garantiscono la qualitĂ e lâeccellenza che il teatro merita.â I lavoratori chiedono di porre lâattenzione sulla valorizzazione del talento e della professionalitĂ allâinterno della compagnia.
Di Marco mette in luce lâimportanza di una prassi consolidata, che richiede ai candidati al ruolo di Direttore musicale di dirigere lâorchestra almeno un paio di volte prima della nomina. âRompere questa prassi introduce una modalitĂ che non tiene conto della competenza e del valore che lâaccoglimento da parte dellâorchestra ha per il buon funzionamento del Teatro e del suo cartelloneâ, spiega.
Infine, la dirigente sindacale fa eco ad un desiderio collettivo: che la pratica di consultazione attiva diventi norma nel prossimo contratto collettivo nazionale in discussione. âNellâarte non si possono applicare gerarchie aziendaliste; è necessaria la condivisione della comunitĂ artistica sul valore di ogni singolo componente.â La Fenice, simbolo di eccellenza, merita una gestione che rispetti la professionalitĂ di tutti i suoi membri, creando un ambiente che favorisca la qualitĂ e la collaborazione.
La questione rimane aperta mentre il mondo dellâarte e della cultura osserva attentamente.