Sciopero alla Fenice | La nomina di Beatrice Venezi fa tremare le fondamenta dell'arte!

Sciopero alla Fenice per la nomina di Beatrice Venezi: i sindacati chiedono dialogo e qualità. La musica ha bisogno di essere ascoltata! 🎶✊

A cura di Redazione Redazione
17 ottobre 2025 14:06
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Sciopero alla Fenice: il personale contro la nomina di Beatrice Venezi

VENEZIA – Oggi, nel cuore della città, si consuma un nuovo capitolo della controversa vicenda che ha colpito il Teatro La Fenice. Il personale è sceso in sciopero in concomitanza con la prima di Wozzeck di Alban Berg, manifestando le proprie rimostranze in un’assemblea concerto pubblica a Campo Sant’Angelo. I lavoratori, supportati da diverse sigle sindacali, hanno assunto una posizione chiara: “Richiedere eccellenza non è un reato né un gesto di discriminazione. È un dovere morale verso l’arte, verso il pubblico e verso noi stessi.”

Alla base della protesta c’è la nomina di Beatrice Venezi a direttore musicale della Fenice, un’assegnazione contestata da Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e Fials-Cisal. I sindacati lamentano di non essere stati interpellati nella scelta e che Venezi non ha avuto occasione di dirigere l’orchestra in precedenza, contrariamente a quanto avvenuto per altri direttori. Questo suscita preoccupazione non solo per il presente, ma anche per il futuro artistico della storica istituzione veneziana.

La segretaria nazionale della Cgil, Sabina Di Marco, sottolinea la necessità di un dialogo produttivo e risolutivo con i vertici del Teatro. “Auspichiamo che questa intricata vicenda trovi un’adeguata soluzione nell’interlocuzione con le rappresentanze sindacali, sempre disponibili al dialogo e ampiamente inascoltate. La rigidità del Sovrintendente Nicola Colabianchi non fa altro che esporre Venezi ad un’agone mediatico che potrebbe compromettere la sua carriera”, afferma Di Marco.

Il messaggio degli scioperanti è chiaro: “Le rigidità e le imposizioni non garantiscono la qualità e l’eccellenza che il teatro merita.” I lavoratori chiedono di porre l’attenzione sulla valorizzazione del talento e della professionalità all’interno della compagnia.

Di Marco mette in luce l’importanza di una prassi consolidata, che richiede ai candidati al ruolo di Direttore musicale di dirigere l’orchestra almeno un paio di volte prima della nomina. “Rompere questa prassi introduce una modalità che non tiene conto della competenza e del valore che l’accoglimento da parte dell’orchestra ha per il buon funzionamento del Teatro e del suo cartellone”, spiega.

Infine, la dirigente sindacale fa eco ad un desiderio collettivo: che la pratica di consultazione attiva diventi norma nel prossimo contratto collettivo nazionale in discussione. “Nell’arte non si possono applicare gerarchie aziendaliste; è necessaria la condivisione della comunità artistica sul valore di ogni singolo componente.” La Fenice, simbolo di eccellenza, merita una gestione che rispetti la professionalità di tutti i suoi membri, creando un ambiente che favorisca la qualità e la collaborazione.

La questione rimane aperta mentre il mondo dell’arte e della cultura osserva attentamente.

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