Liliana Segre bersaglio di insulti inauditi | L'antisemitismo è davvero sopportabile nel 2025?
Liliana Segre, senatrice a vita, bersaglio di insulti vergognosi dopo il 25 aprile. Forte sostegno dalla comunità contro l'antisemitismo. 💔✊

Insulti Social a Liliana Segre: La Condanna di Istituzioni e Cittadini
Il 25 aprile, in occasione delle celebrazioni della Liberazione, la senatrice a vita Liliana Segre è stata vittima di insulti gravissimi sui social media, tra cui frasi come “La più nazista di tutti” e “Vecchia, il popolo italiano non ti vuole”. Questi attacchi volgari sono apparsi sotto un post pubblicato dal Comune di Pesaro, il quale condivideva foto della manifestazione. A prendere posizione contro questi episodi è stato Riccardo Bernardi, capogruppo della lista "La marcia in più per Pesaro", che ha pubblicato un video su TikTok per denunciare l’accaduto.
La Reazione del Sindaco e della Comunità
Andrea Biancani, sindaco di Pesaro, ha espresso il suo sostegno alla senatrice, scrivendo: “Pesaro è con Lei. Definirli bestie sarebbe un insulto per le bestie stesse.” Ha anche aggiunto che tali parole, “gravi e inaccettabili,” meritano di essere perseguite dalla giustizia. Il sindaco ha sottolineato l’importanza della presenza di Segre, definendola un “dono prezioso” e un simbolo vivente dei valori della Resistenza.
In un contesto di crescente intolleranza, Biancani ha richiamato l’attenzione sull’importanza di una memoria storica condivisa, dichiarando: “Averla in città è un Onore”.
Condanne Istituzionali
Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha manifestato la sua solidarietà, affermando: “Condanno con assoluta fermezza qualunque atto di antisemitismo.” Anche il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha espresso sostegno, dichiarando che “è fondamentale essere uniti nel contrasto all’odio e nella difesa dei valori democratici.”
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha riaffermato l’impegno a contrastare ogni forma di odio, sottolineando la necessità di promuovere il rispetto e l’umanità.
Sostegno Politico Trasversale
Il supporto per Segre ha attraversato le varie fazioni politiche. Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha affermato che “il PD sta con Liliana Segre,” evidenziando la necessità di contrastare l’odio in tutte le sue forme. Anche il Movimento 5 Stelle ha espresso “piena solidarietà,” sottolineando che “chi offende Liliana Segre offende la nostra storia.”
Carlo Calenda, leader di Azione, ha ribadito la sua vicinanza, mentre Galeazzo Bignami di Fratelli d’Italia ha condannato i “beceri insulti” e ha affermato che “questo dilagante antisemitismo va condannato senza indugio.”
La Comunità Ebraica Prende Posizione
Victor Fadlun, presidente della Comunità Ebraica di Roma, ha esortato a individuare e perseguire coloro che hanno lanciato gli insulti contro Segre, richiamando l’importanza di una maggiore educazione civica. Invece, Anna Maria Bernini, ministro dell’Università, ha definito gli insulti come una ferita per la comunità pesarese, rimanendo convinta che “di fronte all’intolleranza, sceglieremo sempre l’esempio di Liliana.”
Conclusione
L’episodio ha sollevato un’ondata di indignazione, culminando in una mobilitazione unanime da parte di politici, cittadini e rappresentanti della comunità ebraica contro l’antisemitismo e l’odio sui social. La figura di Liliana Segre, testimone vivente della Resistenza e della Shoah, continua a rappresentare un faro per la memoria collettiva e per la lotta contro le ingiustizie.