Parma sotto attacco: il ritorno dei neonazisti e la reazione della polizia sorprende tutti!

A Parma emergono gruppi neonazisti: sei persone indagate per incitamento e discriminazione razziale. Scopri i dettagli dell'operazione! 🚨⚖️

A cura di Redazione
09 aprile 2025 14:19
Parma sotto attacco: il ritorno dei neonazisti e la reazione della polizia sorprende tutti! -
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Emergenza Neonazista a Parma: Sei Indagati per Attività di Discriminazione

BOLOGNA – Una nuova e inquietante realtà si sta affacciando a Parma con la formazione del Movimento Nazionalsocialista dei Lavoratori (Mnsl-Nsab), un gruppo che si colloca all’estrema destra e che manifesta ideologie dichiaratamente neo-naziste, razziste ed antisemite. È quanto emerso da un’operazione condotta dalle forze dell’ordine, che ha portato all’indagine di sei persone accusate di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione raziale, etnica e religiosa.

L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Parma, ha visto un ampio coinvolgimento della Polizia, inclusa la Digos e le sezioni della Polizia Postale di diverse città, tra cui Milano e Bologna. Le indagini sono state avviate per contrastare i reati di matrice razziale, in un contesto già preoccupante di crescita dell’estremismo politico.

È emerso che i soggetti indagati sono collegati a un referente locale che, già colpito da un ordine di perquisizione nel giugno 2024, ha il compito di coordinare le attività del movimento in Emilia-Romagna. La Procura ha evidenziato come questi individui si riuniscano regolarmente per discussioni politiche e organizzative, durante le quali vengono esibiti simboli e bandiere riconducibili al nazismo.

Durante le perquisizioni, la Polizia ha trovato numerosi reperti significativi: tre tirapugni, sette armi bianche, abbigliamento legato al movimento e materiale propagandistico vario. Non solo, gli investigatori hanno sequestrato anche dispositivi informatici ritenuti "di interesse" per le indagini, contenenti informazioni utili per approfondire il fenomeno neonazista locale.

L’operazione sottolinea un chiaro allerta e una necessità crescente di vigilanza contro l’estremismo, evidenziando come fenomeni di questo genere non siano relegati al passato, ma continuino a manifestarsi in forme sempre più insidiose anche nelle nostre comunità. La lotta contro l’odio e la discriminazione deve rimanere una priorità per tutti, specialmente in un contesto come quello attuale, dove i valori di inclusione e rispetto della diversità sono fondamentali per la coesione sociale.

Con il proseguimento delle indagini, ci si auspica che la giustizia faccia il suo corso per fermare questa deriva estremista e proteggere così i principi democratici che ci uniscono.

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