Trump rischia una guerra nucleare economica | L'ombra di un miliardario scontento minaccia il mercato!
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“Trump sta scatenando una guerra nucleare economica”: l’allerta lanciata da Bill Ackman
ROMA – Il clima economico negli Stati Uniti sta diventando sempre più teso, e a lanciare un allarme è uno dei sostenitori più influenti dell’ex presidente Donald Trump: il miliardario Bill Ackman. In un comunicato di forte impatto, Ackman ha denunciato che, se il 9 aprile dovessero entrare in vigore i dazi universali, questo scenario potrebbe trasformarsi in una vera e propria “guerra nucleare economica”.
“Imponendo tariffe massicce e sproporzionate sia ai nostri amici che ai nostri nemici, scatena una guerra economica globale contro il mondo intero in una volta sola”, ha dichiarato Ackman su X, il social media precedentemente noto come Twitter. “Questa scelta distrugge la fiducia nel nostro Paese come partner commerciale e luogo in cui fare affari”, ha aggiunto, mettendo in evidenza le potenziali ripercussioni negative sulla capacità degli Stati Uniti di attrarre investimenti.
Il miliardario ha poi suggerito che Trump avrebbe l’opportunità di “chiedere una sospensione di 90 giorni”, per negoziare in modo più equilibrato i futuri accordi tariffari. Secondo Ackman, questa pausa sarebbe fondamentale per indurre nuovi investimenti significativi nel mercato statunitense, che altrimenti rischierebbe di subire danni irreparabili.
L’accusa contro il segretario al Commercio
Non si è fermato qui. Ackman ha anche rivolto le sue critiche al segretario al Commercio, Howard Lutnick, accusandolo di avere un conflitto di interessi. “Lutnick guadagna quando la nostra economia implode”, ha affermato, insinuando che il suo ruolo raggiunge la sua massima gravità in un contesto di crisi economica. “È una cattiva idea scegliere un Segretario al Commercio che ha un conflitto di interessi così inconciliabile”, ha ribadito, facendo riferimento alla società di servizi finanziari Cantor Fitzgerald, dalla quale Lutnick si è dimesso per evitare conflitti.
In un contesto in cui i mercati vivono un’epoca di incertezze, le dichiarazioni di Ackman offrono uno spaccato della profonda divisione interna che aleggia all’interno dell’amministrazione Trump. Le preoccupazioni del miliardario rappresentano non solo un campanello d’allarme per gli investitori, ma anche una chiamata all’azione per evitare una possibile recessione.
Con il giorno X che si avvicina, l’attenzione si concentra su come la Casa Bianca reagirà a queste critiche e se deciderà di adottare misure per attenuare le tensioni commerciali in corso. La risposta di Trump potrà delineare il futuro non solo dell’economia americana, ma anche il suo stesso destino politico.