Carceri in trasformazione | La rieducazione può davvero ridurre il sovraffollamento?
Scopri le nuove iniziative del Guardasigilli Nordio per una giustizia più umana: detenzione differenziata, custodia cautelare e rieducazione dei detenuti. 💼🚀✨

Carceri: Nordio annuncia riforme per una detenzione più umana e differenziata
ROMA – In un’importante intervista rilasciata a PadrePioTV, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha delineato le priorità del suo mandato in relazione al sistema penitenziario italiano. Tra i temi principali affrontati, spiccano la umanizzazione della pena, la rieducazione dei detenuti e la lotta contro il sovraffollamento delle carceri.
Il Guardasigilli ha posto l’accento sulla funzione rieducativa della pena attraverso il lavoro e l’attività fisica. Secondo Nordio, promuovere attività lavorative per i detenuti non solo diminuisce le tensioni all’interno delle carceri, ma consente anche di imparare professioni utili e di identificare aziende pronte ad assumere i detenuti una volta scontata la pena.
Un altro aspetto cruciale del suo programma è il progetto ‘Recidiva Zero’, un protocollo firmato con il Cnel, che mira a facilitare il reinserimento dei detenuti nella società. Nordio ha dichiarato: “Stiamo lavorando per inserire i detenuti subito nella società, equamente retribuiti”, affinché non si ripresenti quella ‘cultura dello scarto’ di cui parlava Papa Francesco.
Oltre alla costruzione di nuove strutture carcerarie, il ministro ha annunciato l’intenzione di sviluppare forme di detenzione alternativa. Ha affermato che le persone tossicodipendenti, più che criminali da punire, sono "malati da curare" e devono essere trattate in modo differenziato.
Infine, Nordio ha evidenziato l’urgenza di rivedere l’uso della custodia cautelare. Ha notato che circa il 20% dei detenuti in attesa di giudizio è spesso riconosciuto innocente, evidenziando “una ingiustificata detenzione” che comporta anche costi economici per lo Stato a causa di risarcimenti per le ingiuste detenzioni.
Conclude il Guardasigilli: “Il faro della Costituzione è l’umanizzazione della pena e la rieducazione del detenuto”, una dichiarazione che segna un chiaro intento di riforma del sistema penale italiano per il futuro. La visione presentata da Nordio potrebbe rappresentare un passo significativo verso un sistema carcerario più giusto e umano, mirando a cambiare non solo le vite dei detenuti, ma anche la percezione della giustizia nella società italiana.