Governo Netanyahu in crisi: i suoi alleati ultraortodossi si ritirano! | L'Israele preoccupato chiede giustizia militare?

Governo di Netanyahu in crisi: senza maggioranza dopo il ritiro di Shas e Ebraismo della Torah Unito. Possibili elezioni anticipate all'orizzonte! ⚖️📰💔

A cura di Redazione
17 luglio 2025 14:41
Governo Netanyahu in crisi: i suoi alleati ultraortodossi si ritirano! | L'Israele preoccupato chiede giustizia militare? -
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Il governo di Netanyahu perde la maggioranza: crisi in vista

ROMA – L’aspettativa è diventata realtà: i partiti ultraortodossi Shas e Ebraismo della Torah Unito hanno ufficialmente ritirato il loro sostegno al governo di Benjamin Netanyahu, portando la coalizione a una situazione di minoranza. Questa defezione ha ridotto i parlamentari da 68 a soli 50 alla Knesset, dove il totale degli eletti è di 120.

La rottura tra Netanyahu e i suoi alleati è il culmine di un lungo periodo di tensioni legate alla questione dell’esenzione dal servizio militare per gli ultraortodossi. Negli ultimi anni, questa normativa ha sollevato un acceso dibattito pubblico, diventando sempre più impopolare in un contesto di crescenti richieste di equità nel servizio militare obbligatorio, che coinvolge la maggior parte dei cittadini.

Nonostante la perdita della maggioranza, il governo di Netanyahu non è immediatamente a rischio di caduta. Il primo ministro ha ancora un margine di operatività fino alla pausa estiva della Knesset, che culminerà a fine mese. L’attività parlamentare riprenderà solo in autunno, offrendo al governo la possibilità di riorganizzarsi.

Il cuore della crisi è rappresentato dalla controversa esenzione dal servizio militare per gli haredim, un privilegio storico per circa 1,4 milioni di cittadini ultraortodossi. Una recente sentenza della Corte Suprema, emessa nel giugno 2024, ha stabilito che queste esenzioni devono cessare, ma il governo ha congelato l’attuazione della sentenza per un anno. Ora, con l’avvicinarsi della scadenza, la questione è diventata insostenibile.

Gli ultraortodossi stanno chiedendo una nuova legislazione per garantire la loro esenzione, ma, nonostante ciò, l’opinione pubblica è sempre più contraria a tali misure. Netanyahu, che ha evitato fino ad ora di portare la legge in parlamento, si trova così a dover affrontare una crisi non solo politica, ma anche di consenso sociale.

Se il premier non riuscirà a riunificare la coalizione per l’autunno, il rischio di elezioni anticipate potrebbe diventare una realtà palpabile. La situazione rappresenta un punto critico per il governo, messo sotto pressione dalle richieste di giustizia sociale e dal crescente malcontento popolare. Le prossime settimane saranno cruciali per il futuro dell’esecutivo israeliano.

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