Mafia sotto porta | La Juve Stabia tra affari torbidi e tifoseria compromessa!
Scopri come il clan D'Alessandro ha condizionato la Juve Stabia: un'inchiesta svela retroscena inquietanti tra sport e mafia. ⚽🔍🚨


Condizionamento mafioso per la Juve Stabia: il club finito nelle mani dei clan
NAPOLI – La Juve Stabia, storica società calcistica con sede a Castellammare di Stabia, è stata investita da uno scandalo di condizionamento mafioso che coinvolge il temuto clan D’Alessandro, egemone in quest’area del napoletano. Lunedì mattina, come riportato nel comunicato della Procura Nazionale Antimafia, è stato emesso un decreto per l’amministrazione giudiziaria della società , una misura che potrebbe segnare un punto di svolta nella lotta alla criminalità organizzata nel mondo del calcio.
Le Indagini
Le indagini, avviate sulla base di confidenze di collaboratori di giustizia e intercettazioni di colloqui in carcere, hanno messo in luce una rete di collegamenti tra imprese legate al clan D’Alessandro e la gestione logistica della squadra. I settori strategici quali sicurezza, ticketing, e stewarding sarebbero stati infatti gestiti da soggetti con comprovati legami mafiosi. Gli inquirenti hanno sottolineato come l’assenza di meccanismi di controllo adeguati abbia consentito l’instaurarsi di questo sistema di condizionamento.
Presenze Sospette sugli spalti
Un ulteriore elemento inquietante emerge dall’analisi dei tifosi presenti allo stadio, dove sono stati identificati elementi pregiudicati, colpiti da Daspo. Durante un evento di celebrazione per le semifinali di playoff, sono state notate autorevoli presenze del tifo organizzato, lumpurati a contesti criminali. Questo ha portato gli inquirenti a sostenere l’ipotesi di una “saldatura” tra tifoseria e crimine organizzato, ingerenza che mina alla radice la credibilità del club.
Provvedimenti e Conseguenze
Le autorità hanno riscontrato anche prassi problematiche nei servizi di ticketing, che hanno reso possibile l’accesso a soggetti pericolosi all’interno dell’impianto sportivo. Si stima che durante la scorsa stagione calcistica siano stati emessi 22 divieti di accesso, conseguenti a episodi violenti o legami con il clan, con 16 di questi dovuti a incidenti durante le partite.
Il procuratore nazionale Antimafia, Giovanni Melillo, insieme ai suoi colleghi, ha rimarcato che l’obiettivo dell’amministrazione giudiziaria è quello di ripristinare la legalità e la trasparenza all’interno del club, restituendone l’autonomia operativa e interrompendo il circuito di agevolazioni mafiose.
Chiusura
Questa situazione rappresenta un campanello d’allarme per il mondo del calcio, ma è anche una grande opportunità per ripristinare la legalità e riconsegnare alla Juve Stabia la sua dignità e integrità . La responsabilità ora è anche nelle mani dei tifosi e della comunità stabiese, affinché si faccia fronte comune contro le infiltrazioni mafiose che vogliono minare non solo il calcio, ma l’intera società .